Ogni giorno ha il suo dazio (che a volte neppure sopravvive fino a sera). Oggi il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato l’Unione Europea con tariffe del 200% su “tutti i vini, champagne e prodotti alcolici provenienti dalla Francia e da altri paesi rappresentati dall’Ue”. Questo poiché l’Ue è “una delle autorità fiscali e tariffarie più ostili e abusive al mondo”.

“Gli Stati Uniti non hanno liberi scambi” commerciali, “hanno scambi stupidi. Il mondo intero ci deruba“, ha scritto Trump sul suo social Truth. La nuova minaccia è una ritorsione contro i dazi dell’Ue sul whisky prodotto negli Stati Uniti. “Se questa tariffa non verrà rimossa immediatamente, gli Stati Uniti imporranno a breve – scrive il presidente Usa – una tariffa del 200% su tutti i vini, champagne e prodotti alcolici”.

Ciò sarà un grande affare per i vini e lo champagne prodotto negli Stati Uniti, nota infine il presidente americano. Inevitabilmente le parole di Trump hanno affossato i titoli dei produttori europei di alcolici. Campari ha perso il 4,3%, Pernod il 4%. Nel 2024, le esportazioni di vino dell’UE verso gli Stati Uniti hanno sfiorato i 5 miliardi di euro l’anno. Si tratta del 29% delle esportazioni totali di vino dell’UE. Delle esportazioni dell’UE verso gli Stati Uniti, la Francia ne ha rappresentate quasi la metà e l’Italia quasi il 40%.

Pronta la replica del ministro francese per il Commercio Estero, Laurent saint-Martin, che su X scrive la Francia resta “determinata a replicare” ai dazi evocati dal presidente Usa. “Non cederemo mai alle minacce e proteggeremo sempre le nostre filiere”, avverte il ministro che pi deplora l’”escalation” di Trump in questa “guerra commerciale che ha scelto di dichiarare”. Il presidente della Confederazione spagnola di organizzazioni imprenditoriali (Ceoe), Antonio Garamendi, ha definito “un errore enorme” la minaccia del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di imporre “a breve” dazi del 200% ai vini e ai prodotti alcolici europei, se la Ue non ritirerà “subito” le tariffe del 50% annunciate del whisky statunitense.

L’italiana Federvini parla di “Grandissima preoccupazione per la prospettiva di dazi transatlantici su vini e spiriti a livelli che sarebbero evidentemente insostenibili e per una escalation tariffaria che avrebbe effetti dirompenti su entrambi i lati dell’Atlantico. I danni sarebbero ingenti e probabilmente irreparabili, coinvolgendo filiere produttive, decine di migliaia di imprese e centinaia di migliaia di lavoratori, sia negli Stati Uniti sia in Europa”.

“Non ci piacciono i dazi perché pensiamo siano come delle tasse e che siano negativi per le imprese e per i consumatori. Abbiamo sempre detto che difenderemo i nostri interessi. Lo abbiamo detto e dimostrato. Ma allo stesso tempo voglio anche sottolineare che siamo aperti ai negoziati. Il commissario al Commercio è in contatto con la sua controparte negli Stati Uniti e domani avranno una telefonata proprio su questo tema”, ribadisce la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Il Canada, nel frattempo, ha presentato un reclamo all’Organizzazione mondiale del commercio per l’imposizione di dazi all’importazione su acciaio e alluminio. Lo ha reso noto oggi lo stesso Wto. Trump replica: “Non mi piegherò”.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti

TRUMP POWER

di Furio Colombo 12€ Acquista
Articolo Precedente

In Cdm anche il decreto per aumentare le accise sul gasolio (e ridurre quelle sulla benzina)

next
Articolo Successivo

Effetto Trump, in Canada crollano le vendite di prodotti made in Usa. “Ora i clienti vogliono solo merci canadesi”

next