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Berta, Tare o Paratici: il casting per il nuovo direttore sportivo del Milan entra nel vivo. E salgono le quotazioni dell’ex Atletico Madrid

È cosa nota la divisione interna nel club: da un lato l’ad Furlani con la famiglia Singer, dall’altro Ibrahimovic
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Non è per nulla disteso il clima in casa Milan. E se Conceiçao ieri ha voluto provare a fare chiarezza sul suo presunto (presunto?) malcontento, scaricando l’ex portavoce (“Non so perché abbia dovuto dire quelle cose, forse è stato pagato da qualcuno, lo chiariremo attraverso le vie legali”), sul piano della dirigenza si gioca una partita fondamentale: quella della scelta del direttore sportivo. È cosa nota la divisione interna – non per forza polemica, ma comunque con visioni diverse – che esiste in questo momento nel club: da un lato l’ad Furlani con la famiglia Singer, proprietaria del Fondo Elliott (rimasto nel board societario rossonero); dall’altro Ibrahimovic, che formalmente è un advisor del gruppo RedBird, presieduto da Cardinale.

E in questa direzione va interpretato il viaggio di Furlani a New York per incontrare proprio Cardinale: un modo per provare a riequilibrare i rapporti di forza e fare in modo che le tensioni che si sono create e che sono via via aumentate in questi mesi possano finalmente estinguersi. Il direttore sportivo, quindi, la prima mossa. Che di nuovo è oggetto di discussioni come era stato per l’allenatore in estate. Prima di arrivare a Fonseca (che comunque non tutti aveva messo d’accordo), si era ragionato su Lopetegui (ma il no dei tifosi aveva fatto tramontare tutto). E pure sulla decisione dell’esonero del portoghese per ingaggiare il connazionale Conceiçao ci sono state differenze di vedute. Ora invece si tratta di capire chi dovrà fare ordine sul prossimo mercato, ed è importante non sbagliare adesso per non rimpiangere in futuro. Sul tavolo i nomi sono tre e vanno a ‘corrente alternata’.

Tare – Il primo della lista era stato Igli Tare. Che ai colori rossoneri spesso viene associato, dopo aver chiuso due anni fa una parentesi bellissima (e decisamente positiva) con la Lazio. Piace per la determinazione e la capacità di fare un buon mercato a basso costo. Solo che qui i fondi sarebbero molti di più e le possibilità di sbagliare molte meno. La sua situazione è così altalenante che a inizio settimana sembrava il prescelto, ma ora le sue quotazioni sono calate.

Berta – Perché stanno invece aumentando quelle di Andrea Berta, ex volto del mercato dell’Atletico Madrid. Dopo Parma e Genoa (ma parliamo ormai di vent’anni fa), il dirigente bresciano nel 2012 si è trasferito in Spagna per lavorare con Simeone. Ci è rimasto fino a gennaio 2025, quando ha deciso di lasciare per valutare nuove possibilità. Il Milan lo tenta, il Milan gli piace. Ma in realtà sul piatto ha anche una proposta interessante dalla Premier League, da parte dell’Arsenal. In queste ultime ore però i rossoneri sembrano essersi fatti avanti di nuovo e con una certa convinzione. Ma dipende sempre dalle correnti interne.

Paratici – Una di queste tiene sempre vivo anche il nome dell’ex ds della Juventus, che ha chiuso anche la sua parentesi con il Tottenham dopo la squalifica per irregolarità sul bilancio proprio dei bianconeri. Squalifica di 30 mesi (arrivata nell’aprile del 2023) che però non gli impedisce di portare avanti alcune attività all’interno del mondo del calcio (aveva vinto l’appello che in qualche modo riduceva la drasticità della pena). Al momento la sua sembra la posizione meno forte. Per quanto non da escludere.

Molto dipenderà proprio dal confronto tra Furlani e Cardinale, il cui esito si avrà nelle prossime ore. Così come, sul campo di Lecce, si aspetta una risposta dalla squadra che Conceiçao ha deciso di rivoluzionare, lasciando in panchina diversi big. Un segnale, un modo per provare a dare un’ennesima scossa a una stagione che è già stata elettrizzante, ma in negativo. Se dovesse vincere, allora il portoghese avrà avuto ragione. Se dovesse perdere, allora la scelta del direttore sportivo sarebbe prioritaria, ma forse da affiancare a quella della ricerca di un traghettatore sulla panchina fino al termine della stagione.

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