Materiali sostenibili e soluzioni intelligenti. L’impatto ambientale Duster lo riduce così

Anche circa la nuova Dacia Duster un interrogativo è d’obbligo: quali sono le prestazioni che contano? Quelle che contano davvero, s’intende? Nella migliore delle configurazioni passa da 0 a 100 km/h in meno di 10 secondi (9,9” per la precisione). La variante più veloce raggiunge i 180 all’ora, mentre quella più razionale sfiora i 1.400 chilometri di percorrenza. Poi ci sono le prestazioni che riguardano lo spazio interno o la capacità del vano bagagli. O, ancora, i consumi e le emissioni legate anche alla progressiva elettrificazione. Per non parlare del rapporto qualità / prezzo che permette di portarsi a casa un Suv di successo da 4,34 metri di lunghezza con meno di 20.000 euro.
E ci sono le prestazioni legate all’ambiente, che dipendono anche dall’adozione di materiali più sostenibili come lo Starkle, che contiene fino al 20% di polipropilene riciclato ed è utilizzato allo stato grezzo, senza vernici, riducendo così l’impronta ecologica derivata dal suo processo di produzione. Nel complesso il ricorso alla plastica riciclata raggiunge un quinto del totale impiegando come riferimento il perimetro dei polimeri come proposto nella bozza della futura normativa sui Veicoli Fuori Uso. Si tratta di un livello, garantisce il costruttore, “sensibilmente superiore alla media nel segmento con un miglioramento di oltre otto punti rispetto alla generazione precedente”.
Dacia ha rinunciato alle cromature decorative e alla pelle di origine animale non solo sulla Duster, ma anche sull’intera gamma. Un altro”spreco” evitato è quello del manuale d’uso, le cui dimensioni sono state ridotte per contenere il consumo di carta: la sua versione digitale completa è peraltro disponibile sulla App My Dacia e sullo stesso sito della casa automobilistica.
Infine, ci sono le prestazioni “alternative”, come la gamma degli accessori InNature immaginati già nella fase di progettazione del veicolo, per renderlo ancora più versatile. Tra le soluzioni offerte ci sono il Pack Sleep lanciato per la Jogger e riproposto sulla Duster. Si tratta di un equipaggiamento garantito “semplice, rimovibile e accessibile” con tre funzioni essenziali: un letto matrimoniale lungo 1,90 metri e largo fino a 1,30 metri che anche una persona da sola può aprire in meno di due minuti, un tavolino e un’area di stoccaggio. E poi c’è un portapacchi da fissare sulle barre al tetto modulabili e le cui caratteristiche si prestano per le attività all’aria aperta con un peso massimo dinamico di 80 kg. In sintesi, per Dacia la Duster è “tutta nuova, tranne l’essenziale e resta il Suv per le famiglie con il miglior rapporto qualità / prezzo della categoria”.