Il legale di Sinner svela: “Ci è voluto tempo per convincerlo ad accettare l’accordo con la Wada. Si è sentito trattato male”

“Penso che i giocatori siano sempre falchi quando è coinvolto un altro giocatore e colombe quando ad essere coinvolti sono loro. È molto ingiusto. Lui ha seguito il processo fin dall’inizio, seguendo le regole. E non c’è favoritismo. Dice di sentirsi trattato in modo piuttosto duro“. Queste le parole di Jamie Singer, il legale di Jannik Sinner, in un’intervista a Sky News Uk, in merito alla sospensione di 3 mesi stabilita dall’accordo fra l’Agenzia mondiale antidoping (Wada) e il numero uno al mondo in merito al caso Clostebol.
“I giocatori non hanno necessariamente l’opportunità d’indagare e di entrare in tutti i dettagli che ci sono. Quindi fanno conoscere le loro opinioni. Ma forse i fatti hanno bisogno di un po’ più di indagine”, ha proseguito l’avvocato. “Lui la vede da una prospettiva completamente diversa: aveva un tribunale indipendente che ha ritenuto che non ci fosse alcuna sanzione da applicare”, ha dichiarato Singer. “Perché ha accettato 3 mesi? Ci è voluto un po’ di tempo per convincerlo che era effettivamente la cosa giusta da fare: accettare l’offerta della Wada piuttosto che arrivare fino in fondo a un caso del Tas (Tribunale Arbitrale dello Sport) di Losanna. Dice di sentirsi trattato male, ma accetta che ognuno abbia il diritto di avere la propria opinione”, ha spiegato Singer.