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L’ex portiere Stefano Tacconi ottiene una casa popolare Aler a Milano, ma è polemica: “Tempistiche eccezionali”

Dopo soli 7 mesi, l'ex calciatore ha potuto cambiare alloggio. La consigliera regionale Rozza (Pd): "Sarebbe bello che Aler ci abituasse a tanta rapidità"
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L’ex portiere della Juventus e della Nazionale, Stefano Tacconi, ha ottenuto una casa popolare dall’Aler a Milano. A presentare la richiesta è stata la moglie Laura Speranza, sposata in seconde nozze nel 2011. La coppia ha quattro figli. Nel 2022 Tacconi è stato colpito da un’aneurisma, da cui si è ripreso solo dopo mesi d’ospedale.

La domanda per l’alloggio, come riporta Il Giorno, è dell’aprile 2023, mentre il contratto è stato firmato nel luglio successivo. Due mesi dopo aver ottenuto una prima casa nell’hinterland milanese, la famiglia Tacconi – che ha tutti i requisiti necessari per la concessione della casa – ha ottenuto lo scambio con un secondo appartamento, alla periferia sud di Milano. “Tempistiche eccezionali, mai visto cambi alloggio così rapidi: sarebbe bello che Aler ci abituasse a tanta rapidità”, ha dichiarato Carmela Rozza, consigliera regionale del Pd, in passato segretaria del sindacato inquilini Sunia.

In genere, i tempi di attesa per cambiare un alloggio Aler con un altro sono più lunghi – si legge sempre sul quotidiano – ed è necessario attendere 12 mesi dalla prima assegnazione solo per fare la domanda, ma è possibile avere una deroga in caso di comprovati e sopraggiunti aggravamenti medici o altre circostanze documentate. Ma anche qui sono sorti alcuni dubbi. Il primo alloggio, anche se nell’hinterland milanese, era al quarto piano con ascensore. Quello nuovo, ottenuto in novembre, è al sedicesimo piano. “Alcuni fabbricati non hanno sempre un accesso diretto alla cabina dell’ascensore per la presenza di alcuni gradini all’ingresso”, ha spiegato ancora l’Aler. Tacconi, dopo l’aneurisma, aveva dovuto effettivamente muoversi in sedia a rotelle per un periodo.

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