Paese che vai, usanza che trovi, soprattutto se vai a corte del re d’Inghilterra. Avrebbe forse dovuto studiare un po’ di più l’americana Meghan Markle quando, armata del suo patrimonio di abitudini in stile Yankee, ha cercato di imporre le sue regole nel palazzo reale. D’altronde si sa, gli americani sono “rumorosi”, coloriti e forti nelle loro manifestazioni all’insegna della libertà di espressione; esattamente il contrario dello stile aristocratico britannico freddo, discreto e molto controllato.
Da qui il forte imbarazzo generato a corte quando l’allora fidanzata di Harry fece il suo ingresso tra le sale centenarie di un palazzo ricco di tradizioni e regole ferree.
All’inizio, raccontano le fonti anonime sentite dall’esperto di cose reali Tom Quinn, il suo arrivo generò entusiasmo e speranze, William e Kate avevano parlato di una “ventata di aria fresca” che, ovviamente, li aveva conquistati, ma poi, le differenze e l’assoluta cocciutaggine dell’attrice americana nel non volersi piegare al protocollo reale avevano fatto spegnere l’idillio generando momenti di vero imbarazzo.
Meghan, raccontano alcuni testimoni, aveva da subito infastidito i membri dello staff più anziani, i tutori “morali” della tradizione della corona, con il suo atteggiamento libero ed a tratti autoritario, di colei che è abituata a “prendere il toro per le corna” e che le conferiva un atteggiamento dominante anche durante i briefing nei quali avrebbe dovuto ascoltare ed imparare le regole del gioco nel quale era entrata convinta di imporre le sue. Quelle di una ambiziosa “star di Hollywood”.
Ma a Londra e nelle sobrie residenze reali non funziona così ed i red carpet troppo luccicanti non sono graditi, soprattutto a chi paga regolarmente le tasse per mantenere una corona che non può fare ostentazione.
Ma, ancor più grave, sarebbe stato l’atteggiamento troppo “espansivo” di una persona abituata ad effusioni pubbliche continue.
Pare che ad ogni incontro con William, Meghan fosse solita gettarglisi addosso per abbracciarlo e baciarlo sulle guance. Un gesto intimo ed un contatto fisico continuo che avrebbe imbarazzato profondamente l’erede al trono, e non serve troppa fantasia per immaginare l’effetto gelosia prodotto sulla moglie Kate, britannica fino al midollo.
Le effusioni di Meghan furono motivo di disappunto e furono giudicate come una grave “mancanza di rispetto delle gerarchie”. Il suo obiettivo di “voler cambiare lo status quo” non era un mistero, ma non era nei piani della corona: “Quando qualcuno arriva dagli Stati Uniti e cerca di cambiare le cose, la vecchia guardia non lo accetta”, avrebbe spiegato una fonte dello staff di palazzo.
“La vecchia guardia – avrebbe poi aggiunto – è molto snob, anche se oggi dovrebbe esserlo di meno, lo è ancora”. William, continua poi il ragionamento, non avrebbe potuto sposare Meghan, perchè lui era destinato e diventare re, Harry, al contrario, “non era destinato a diventare re, quindi il personale di corte, tra le dame e lo staff della comunicazione, speravano che lei l’avrebbe tenuto lontano dai guai, dandogli qualcosa di cui occuparsi”. Ma “flirtare con William” era diventata una voce di corridoio troppo forte per essere tollerata e per questo, l’abitudine della Markle al contatto fisico, con le pericolose chiacchiere che generava “fu uno dei motivi che acutizzò la faida tra i fratelli”. L’erede al trono era ed è della stessa pasta del padre, Meghan li definiva “sempre così seri” domandandosi perché lo fossero e senza capire che quell’abitudine al rigore è un tratto del DNA che i reali vogliono mostrare ai loro sudditi, per dare rispetto e che solo Kate, ed evidentemente anche Camilla, sono in grado di stemperarlo e di gestirlo quando necessario. Ma senza dubbio, sempre con quella discrezione inafferrabile che la duchessa del Sussex non ha mai voluto imparare.
