Le parole di David Yambio attivista di Sea-Watch e portavoce di Refugees il Lybia, l’organizzazione che dà voce alle persone migranti sottoposte a prevaricazioni, violenze fisiche e psicologiche in Libia. “Sono una vittima, un sopravvissuto ai crimini che Almasri ha commesso negli anni passati e che sono ancora in corso. Nel novembre 2019, sono stato catturato nel Mediterraneo e riportato in Libia. Sono stato messo in un centro di detenzione. In seguito, sono stato trasferito ad Al-jadida, dove comandava Almasri e dove mi ha torturato personalmente. Da lì sono stato portato alla base aerea di Mitiga, dove ho assistito a molte atrocità che non posso descrivere. Oggi molti di noi si pongono domande sul perché il governo italiano abbia lasciato andare un criminale ricercato dalla Corte penale internazionale. Lo ha fatto. Perché l’Italia avrebbe tradito lo Statuto di Roma?“
L'attivista di Sea-Watch è portavoce di Refugees il Lybia, l'organizzazione che dà voce alle persone migranti sottoposte a prevaricazioni, violenze fisiche e psicologiche in Libia
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