I nuovi e rivoluzionari farmaci anti-obesità, diventati sempre più popolari tra coloro che desiderano perdere peso, e che vengono utilizzati anche da chi soffre di diabete, potrebbero compromettere le cure anti-cancro. Un gruppo di medici americani che monitorano donne sottoposte a trattamenti contro una forma aggressiva di tumore al seno, chiamato triplo negativo, hanno scoperto che le iniezioni anti-obesità “influiscono negativamente” sul modo in cui l’organismo risponde alla chemioterapia e all’immunoterapia. Questo significa che i pazienti che hanno assunto i farmaci anti-obesità come l’Ozempic, noti come agonisti del recettore del peptide-1 simile al glucagone, o GLP-1, hanno meno probabilità di guarire completamente dal cancro dopo il trattamento e sono più rischio di recidiva. Secondo l’oncologo britannico John Glees, i risultati di questo studio sono “inquietanti”. “Questi farmaci per la perdita di peso sono relativamente nuovi, quindi è molto preoccupante che i pazienti che li assumono abbiano meno probabilità di guarire dal cancro dopo il trattamento”, specifica.
Nello studio, condotto dall’University of Texas Southwestern Medical Center, centinaia di donne con carcinoma mammario triplo negativo in fase iniziale sono state seguite durante e dopo il trattamento. In particolare, 25 donne assumevano già GLP-1 insieme ad altri farmaci per il diabete e hanno continuato a farlo anche durante la terapia contro il cancro. I test effettuati due anni dopo hanno dimostrato che solo il 28 per cento delle donne trattate con GLP-1 ha risposto pienamente alle terapie contro il cancro ed è guarita. Oltre il doppio delle donne dello studio (63%) che non assumevano GLP-1 non aveva più il cancro.
“L’uso del GLP-1 dovrebbe essere attentamente valutato durante la terapia del cancro al seno”, dichiara Bethania Santos, oncologa e ricercatrice presso l’UT Southwestern Medical Center di Dallas, che ha presentato lo studio al San Antonio Breast Cancer Symposium.
I ricercatori hanno anche scoperto che i GLP-1 si erano infiltrati nelle cellule tumorali e nelle cellule immunitarie nei campioni prelevati dai pazienti. Sebbene non sia ancora del tutto chiaro il significato di questo, i ricercatori ipotizzano che il farmaco potrebbe rendere le cellule tumorali più resistenti ai trattamenti standard.
Tuttavia, gli esperti invitano alla cautela e a non trarre conclusioni affrettate. “Sappiamo che l’obesità aumenta il rischio di cancro, quindi farmaci come Ozempic, che aiutano le persone a perdere peso, potrebbero anche ridurre tale rischi – dice Glees -. Sembra che le punture proteggano anche il cuore e forse anche il cervello. Ma dobbiamo riflettere molto attentamente – continua – su questi nuovi dati e condurre ulteriori ricerche. È importante che i pazienti non si facciano prendere dal panico, ma è anche fondamentale che le donne informino il loro oncologo se stanno assumendo uno di questi farmaci GLP-1 durante la terapia contro il cancro”.
Neil Iyengar, oncologo presso il Memorial Sloan Kettering Cancer Centre di New York, invita ad attendere “dati più definitivi” sull’argomento. “I pazienti a cui sono stati prescritti farmaci per perdere peso in questo studio assumevano già diversi altri farmaci per il diabete – precisa -. Ciò suggerisce che questi pazienti soffrivano di diabete avanzato o difficile da controllare. La mia interpretazione di questi dati – continua – non è che i farmaci per la perdita di peso diminuiscano l’efficacia della chemioterapia, ma piuttosto che le persone affette da diabete in fase avanzata che necessitano di più farmaci hanno un rischio maggiore di recidiva del cancro al seno. Questo studio non risponde alla domanda se i farmaci per la perdita di peso aiutino o compromettano l’efficacia della terapia contro il cancro”.