Moda e Stile

Pochi “big”, i designer emergenti trovano finalmente lo spazio che meritano alla Milano Fashion Week Uomo: ecco chi sono e i 10 brand di nicchia da tenere d’occhio

La sartorialità napoletana di Isaia, che ha reso omaggio a Luciano De Crescenzo, e di Rubinacci, l'innovazione tecnica di Mordecai e Montecore, l'estro creativo di GR10K e Noskra, il nomadismo urbano di Qasimi, sono solo alcuni esempi di questo fermento creativo

di Samuele De Marchi e Ilaria Mauri
MONTECORE - 9/12

MONTECORE - 9/12

È un brand debuttante alla Milano Fashion Week, nonostante alle spalle abbia una storia ventennale. Dopo una crescita organica, oggi consolida la sua posizione con un obiettivo ben preciso: “Ridefinire il concetto di eleganza contemporanea, fondendo estetica, funzionalità e un profondo rispetto per il tempo”. È questa l’idea alla base della nuova collezione FW25/26 di Montecore, come ci spiega Fabio Peroni, anima del brand marchigiano originario di Civitanova Marche, che ha saputo coniugare la sua passione per i tessuti con un’innata visione imprenditoriale. Un nome, Montecore, che evoca un legame profondo e personale: “È il nome del mio primo cane, un bull terrier“, rivela Peroni.

Dopo un passato nella produzione di scarpe, Peroni si è lanciato nel mondo dell’abbigliamento, portando con sé la stessa attenzione al dettaglio e alla qualità. Il tessuto aerotwill è il cavallo di battaglia del brand, “un vecchio twill rifatto in modo tecnico“, con un costino sotto che lo rende impermeabile e antipiega, ispirato alle “tonache delle suore”, trattato per ottenere un effetto tecnico. La collezione, per ora solo uomo, si concentra sui capispalla. Tra i pezzi di punta, un peacoat ricco di dettagli funzionali: “Tasca interna porta iPad, tasca portafoglio con chiusura sicura e areatore interno”, spiega Peroni. Un capo tecnico ma elegante, con membrana interna in fiocco di piuma, proposto a un prezzo al pubblico tra i 700 e gli 800 euro. “Ci teniamo all’equilibrio tra qualità e prezzo”, sottolinea Peroni, una filosofia che sta premiando l’azienda, in crescita del 40% annuo. Altra anima della collezione è il cashmere, declinato in cappotti dai colori ispirati al cielo artico, sabbia e mare artico, con tasche invisibili, frutto anche di una collaborazione con Loro Piana, a suggellare i 20 anni del marchio. Il successo di Montecore si basa anche su un servizio impeccabile: “Abbiamo chiuso l’online e messo in piedi uno stock service per riassortire in giornata ai clienti i pezzi più famosi, come il peacoat”, racconta Peroni. Una strategia che dimostra come, in un mercato sempre più digitale, l’attenzione al cliente e la rapidità del servizio possano fare la differenza.

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