L’ha scritta lui anche se al Corriere della Sera spiega che quasi nessuno ne è a conoscenza: ora, dopo la sua intervista, in tanti sapranno che a scrivere Vivo per Lei, seconda canzone italiana più venduta la mondo dopo “Nel blu dipinto di blu” con numeri da capogiro è stato Gatto Panceri, vero nome Luigi Giovanni Maria Panceri: “L’ho composta mentre ero in auto. Era il 1996, collaboravo già con Giorgia, il manager Torpedine mi chiama e mi dice: c’è questo giovane davvero bravo, ha un repertorio lirico, trova qualcosa che si adatti alla sua vocalità. Ho pensato al mio amore per la musica ed è nata Vivo per Lei”. Quando la canta ai suoi concerti, dice, “mi capita di cogliere sguardi stupiti. L’ho scritta io, ma gli autori ormai li citano solo al Festival di Sanremo“.
E naturalmente il guadagno che arriva da quel brano è cospicuo e ‘a getto continuo’. Come titola il Corriere, Panceri “ci campa”: “I diritti di quel brano mi consentono di scrivere la mia musica con più serenità, senza l’angoscia di dover sfornare per forza tormentoni o piegarmi alle mode del momento”, spiega il cantautore. Che oggi vive a Merate, nella Brianza lecchese, e racconta: “(…) Mi piace suonare e poi immergermi nel verde, prendermi cura della mia cavalla, dell’asino e di tre cani: Bocellina (in omaggio a Bocelli), Gasper e Kasa, pastore dell’Asia centrale che arriva dall’Ucraina, salvata dai bombardamenti. Avevo anche due pecore, ma il maschio era troppo aggressivo e non ho più potuto tenerle. Accendo il computer, con l’intelligenza artificiale accarezzo il futuro, e poi infilo gli stivali e mi occupo degli animali, capaci di donarti un amore crescente. Non sono sposato, non ho figli, sono i miei affetti. Adesso vorrei avere anche un alpaca”.