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“Ho rischiato di morire. Sono stata una settimana con la flebo attaccata sempre. Ero in insufficienza renale acuta”: la rivelazione di Ivana Spagna a Verissimo

La cantante è stata ricoverata in ospedale al San Raffaele di Milano

di F. Q.
“Ho rischiato di morire. Sono stata una settimana con la flebo attaccata sempre. Ero in insufficienza renale acuta”: la rivelazione di Ivana Spagna a Verissimo

Momenti di paura e sconforto per Ivana Spagna. Lo scorso anno l’artista è stata ricoverata in ospedale al San Raffaele di Milano, come ha rivelato a Verissimo: “Ci tengo a spiegarlo perché la gente non faccia l’errore che ho fatto io. Io amo cantare, è la mia vita. Non ho mai saltato un impegno preso, faccio di tutto per rispettare gli appuntamenti e portarli a termine. In quei giorni però non stavo bene da una settimana e dopo aver preso gli antidolorifici ho deciso di prendere altre cose senza dirlo al mio medico per stare meglio e potermi esibire nelle date prestabilite”.

Da qui la decisione di prendere in maniera autonoma “cortisone, antibiotici di tre, quattro anni fa, ho ingerito tutto. Mi sono fatta quell’iniezione da sola, senza dirlo al mio medico e lì ho cominciato a non stare in piedi. Stavo male, mi girava la testa e non riuscivo a parlare. Ho chiamato il manager e gli ho detto che stavo male. Ero da ricovero. Dovevo andare a Milano da sola e all’ospedale mi hanno ricoverato immediatamente per insufficienza renale acuta”.

Poi il calvario: “Non riuscivo a parlare, sembravo ubriaca. Si sono spaventati tutti, mi hanno detto: ‘Se lei va a casa, muore’. Volevo tornare a casa per i miei gatti. Sono stata una settimana con la flebo attaccata sempre. Non ero più io. Ho dovuto perdere due serate, le prime due serate perse nella mia vita. Mi sono curata, ho seguito il medico. Gli antibiotici servono e dobbiamo usarli come ci dicono”.

Ancora esausta per l’accaduto Ivana Spagna ha passato un Natale diverso: “L’ho trascorso da sola, ero talmente stanca, esaurita da tutto e l’ho passato con i miei gatti. Non avevo voglia di vedere nessuno. Alla Vigilia si è sentito male il mio gattino cardiopatico e l’ho aiutato, facendo l’iniezione”.

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