Tre operai sono rimasti feriti e trasportati in codice giallo negli ospedali di Niguarda e Rho per aver inalato fumi e riportato leggere ustioni per un incendio scoppiato all’interno della Itelyum, un’azienda che confeziona solventi organici in via Sesia 12 nel comune di Rho. A causare l’incendio l’esplosione di un fusto contenitore in fase di carica. Sul posto diverse squadre di vigili del fuoco di Milano, impegnati dalle due di stanotte, nell’intervento. Sette i mezzi intervenuti sul luogo dell’incendio e provenienti dalle sedi di Rho, Garbagnate, Inveruno e dalla Centrale di via Messina da dove è stato necessario inviare sul posto anche gli esperti del nucleo Nbcr. L’area, dopo essere stata bonificata e messa in sicurezza, è stata posta sotto sequestro dall’Ats. Non si conoscono ancora le cause che hanno provocato l’esplosione del fusto.
Lavoro & Precari - 10 Gennaio 2025
Esplode fusto in un’azienda di solventi: tre operai feriti. Sette squadre di vigili del fuoco per spegnere l’incendio a Rho
La Playlist Lavoro & Precari
- 11:50 - Centrosinistra: Tajani, 'Nuovo movimento? Una corrente Pd, noi invece di ispirazione cristiana'
Caltagirone (Catania), 19 gen. (Adnkronos) - L'iniziativa promossa da Graziano Delrio? "E' una corrente del Partito democratico. E' parte di un partito che non è di ispirazione cristiana. La differenza con noi è che noi siamo una forza di ispirazione cristiana. Il centro già c'è e si chiama Forza Italia e lo abbiamo dimostrato anche con i numeri. Il centrosinistra non esiste più, esiste soltanto la Sinistra, tant'è che in molti stanno lasciando il Partito democratico, un esempio è Caterina Chinnici che poi è stata eletta con Fi". Lo ha detto Antonio Tajani, commentando il convegno milanese di Comunità democratica, “Creare legami, guarire la democrazia”, che si è tenuto ieri nel 106esimo anniversario della nascita del Partito popolare sturziano. "C'è molto velleitarismo perché mi pare dentro il Pd ci sia molto poco spazio pe chi è di ispirazione cristiana , è un partito socialista. Noi siamo parte del Ppe. Al centro c'è solo spazio per Fi che intende occupare quello che il centrosinistra ha abbandonato perché la parola centro è scomparsa".
- 11:41 - **Mo: Tajani, 'Italia al comando Unifil? Abbiamo candidato di altissimo livello'**
Caltagirone (Catania), 19 gen. (Adnkronos) - "In Libano adesso dovrà essere presa una decisione. Noi abbiamo un candidato che è di i altissimo livello, mi auguro che sia gradito sia ai libanesi sia agli israeliani, quindi credo che possa si possa raggiungere questo obiettivo". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani risponde ai giornalisti che a Caltagirone (Catania), dove è arrivato per ricordare son Sturzo, gli chiedono se l'Italia conferma le truppe Unifil con l'Italia al comando. "Abbiamo sempre dimostrato, con i nostri militari, di essere protagonisti di pace, graditi a tutti, come sono graditi i nostri carabinieri in Palestina così le nostre truppe, che sono parte dell'Unifil, sono gradite per la loro capacità di integrarsi nel territorio, di saper rispettare tutte le diverse identità. Ecco, sono fondamentali per la costruzione della pace in quell'area tormentata nel Medio Oriente, dove noi vogliamo, ripeto, essere protagonisti e portatori di pace".
- 11:34 - **Mo: Tajani, 'Italia protagonista costruzione pace, lo andrò a dire in Israele e Palestina'**
Caltagirone, 19 gen. (Adnkronos) - "Io domani mattina sarò in Israele e poi sarò a Ramallah, in Cisgiordania, per sostenere la pace, per incoraggiare questa tregua che è ancora molto fragile, ma poi deve trasformarsi veramente in un momento di pace. Un cessate il fuoco che sta cominciando ora. Bisogna che tutte le parti facciano il massimo perché possa consolidarsi, che da una prima fase poi si possa passare alla seconda e poi alla terza. L'Italia vuole essere protagonista di questa costruzione di pace, come lo è stata in passato. E in Israele e in Palestina andrò a ripetere questo messaggio". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della sua visita a Caltagirone (Catania) per ricordare don Sturzo. "L'Italia vuole essere anche garante di questa tregua e mi auguro che si possa in futuro anche avere la riunificazione della Palestina, Gaza e Cisgiordania, per poi dar vita, in futuro, ad uno Stato palestinese che riconosca Israele e sia riconosciuto da Israele. L'obiettivo è sempre quello della pace e mi auguro anche che si possa finalmente arrivare a sottoscrivere gli accordi di Abramo, che sono quelli che invisi ad Hamas, hanno provocato tutto quello che è successo in questi mesi", conclude.
- 11:28 - **Mo: Tajani, 'tregua fragile, missione a Gaza segnale che con pace e stabilità finisce isolamento'**
Caltagirone, 19 gen. (Adnkronos) - "Bisogna capire che il cessate il fuoco, in queste prime fasi, é ancora fragile e bisogna fare il possibile per sostenere le parti. A mano a mano che, da un lato, aumenterà il flusso di ostaggi che tornerà a casa e, dall’altro il flusso degli aiuti alimentari ed energetici, dovremo far crescere la fiducia reciproca e la voglia di porre definitivamente fine al conflitto. Sarà molto difficile, ma è ciò su cui dobbiamo lavorare. Per questo la mia missione di domani servirà a dare un chiaro segnale che con la pace e la stabilità, di Israele ma anche dell’intera regione, finisce l’isolamento".
"Anp non può ancora riprendere il controllo di Gaza. Dobbiamo lavorare per una positiva prima fase di 6 settimane per aprire le porte alla seconda. L'Italia con la Ue e con i paesi amici arabi sarà impegnata in questa lunga maratona per costruire la pace", conclude Tajani.
- 11:21 - **Usa: Tajani, 'Musk? 'E' solo un imprenditore, non è Presidente Usa...'**
Caltagirone, 19 gen. (Adnkronos) - "Elon Musk è un imprenditore, non è il Presidente degli Stati Uniti. Le relazioni sono con gli Stati Uniti. Musk è un imprenditore che fa il suo lavoro". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a Caltagirone (Catania) di Elon Musk.
- 11:11 - **Giustizia: Tajani, 'protestare è legittimo ma non condivido protesta, no difese corporative'**
Caltagirone, 19 gen. (Adnkronos) - "Protestare è legittimo ma non condivido il modo di protestare perché un magistrato deve essere sempre al di sopra delle parti, la riforma della giustizia che stiamo realizzando è una riforma voluta dai cittadini, quindi dal popolo, che è colui che detiene il potere. Noi siamo stati eletti anche per fare questa riforma che punta a innalzare il ruolo del magistrati giudicante e garantire un processo giusto, garantire certezza del diritto a tutti i cittadini". E aggiunge: "Tra l'altro bisogna dire che la riforma della giustizia servirà anche a favorire la crescita economica perché certezza del diritto, processi più rapidi e una magistratura meno politicizzata, senza correnti offre maggiori garanzie a chi vuole investire nel nostro paese sia esso italiano che straniero".
Tajani dice: "Ci saranno benefici, ricordiamo la giustizia lumaca fa un danno del 3 per cento al nostro Pil, significa perdere migliaia di posti di lavoro. Non bisogna quindi fare difese corporative, bisogna guardare sempre agli interessi dei cittadini, garantendo sempre la difesa della giustizia e della libertà ed è quello che stiamo cercando di fare".
- 10:37 - Sicilia: Tajani, 'pensiero don Sturzo sempre attuale, il suo appello come faro'
Caltagirone, 19 gen. (Adnkronos) - "Commemorare come facciamo oggi Luigi Sturzo nella sua Caltagirone non è solo un doveroso tributo alla memoria di una grande figura della storia e del pensiero italiano ed europeo. Certo, la memoria è importante: una società che non sia consapevole del proprio passato non può costruire il futuro in modo responsabile. Per questo la conoscenza della Storia non è un esercizio accademico ma deve essere parte viva delle nostre scelte di ogni giorno". Così, in un intervento su La Sicilia il vicepremier Antonio Tajani, atteso a breve a Caltagirone per ricordare don Sturzo.
"Ma Sturzo non è solo una pagina di storia, per quanto importante: è una figura viva, attuale, che parla al futuro e non solo al passato dell’Europa, dell’Italia e prima di tutto della sua Sicilia- dice -La Sicilia che tanto amava, che lasciò a malincuore, nella quale esercitò responsabilità amministrative importanti, proprio a Caltagirone e nella provincia di Catania, confrontandosi dunque non solo con l’elaborazione teorica, ma con i problemi della quotidianità, compiendo un lavoro indefesso a favore dei più umili, specie nel mondo agricolo che conosceva bene. Lo fece favorendo non soltanto la beneficenza, ma le iniziative che consentivano l’emancipazione dalla miseria, la diffusione di una piccola imprenditorialità contadina, nella prospettiva dell’emancipazione con le loro stesse forze delle classi più deboli".
"Ho usato la parola “classi” per semplicità, ma per Sturzo questo concetto non esisteva, la sua attenzione era alle persone, portatrici di diritti. Le persone alle quali da sacerdote riconosceva la sacralità in quanto creature fatte a immagine e somiglianza di Dio, e quindi portatrici di diritti naturali propri, non concessi da nessuno, tantomeno dallo Stato. Anche per questo fu nemico irriducibile dei due grandi totalitarismi del ‘900, il Fascismo e il Comunismo. Alle persone Sturzo da pensatore politico riconosceva un ruolo centrale, ne tutelava la libertà in ogni aspetto della vita, anche nella vita economica- dice Tajani-Sturzo era un convinto assertore della libertà di impresa, intesa proprio come strumento più efficace per emancipare i più deboli dalla povertà, per rilanciare quel mezzogiorno e quella Sicilia alla quale dedicò tante attenzioni". "Non è un caso del resto che il suo ultimo scritto importante, redatto nel 1959 a pochi mesi dalla scomparsa, fu proprio un appello ai siciliani, che conteneva una cruda disamina dei tanti problemi irrisolti della Sicilia, e denunciava, quando non era ancora di moda farlo, “l’oppressione dei mafiosi”- conclude - Anche per questo trovo commovente la circostanza che fa coincidere oggi questo convegno di Caltagirone, nel 106° anniversario dell’appello di Sturzo ai Liberi e Forti, con quello che sarebbe stato il 100° compleanno di un altro grande siciliano, il giudice Rocco Chinnici, martire della mafia. Figure come Chinnici, come Falcone, come Borsellino non sono stati solo grandi magistrati, sono simboli di una Sicilia che ci crede, che guarda ad un futuro diverso e migliore, fuori dall’oppressione mafiosa".