Dopo ben 11 anni la Superbike torna in Lombardia e per la prima volta arriva a Cremona: è già iniziata la festa al circuito di San Martino del Lago per l’Acerbis Italian Round, tappa italiana del Mondiale delle moto derivate di serie in programma dal 20 al 22 settembre. La pista ha subito modifiche e aggiornamenti: “tirata a lucido” per accogliere per la prima volta nella sua storia moto che sfrecciano a 300 km/h. La passione per i motori e per il ritorno in Lombardia della competizione unisce tutto il territorio: oltre alla grande cornice di pubblico annunciata sugli spalti, la pista “apre le porte” alle migliori realtà dello sport territoriale. Ecco quindi i calciatori dell’US Cremonese Luka Lochoshvili, Cristian Buonaiuto, Luca Ravanelli, ed i cestisti della Ferraroni Ju-Vi Basket Cremona, sfidarsi con alcuni piloti WorldSBK, Supersport e Women’s Circuit Racing (Nicolò Bulega, Axel Bassani, Andrea Iannone, Maria Herrera, Ornella Ongaro, Roby Ponziani) in alcune originali e divertenti sfide “crossover” tra le rispettive discipline e il mondo dei motori.
Sport News - 20 Settembre 2024
Weekend storico a Cremona: la prima volta della Superbike | Il video di presentazione
La Playlist Sport News
- 12:00 - Mic: Giuli, 'Non è vero che intellettuali sinistra sono con coltello tra i denti, venuti al Maxxi'
Brucoli (Siracusa), 6 ott. (Adnkronos) - "Non è vera la leggenda degli intellettuali di Sinistra con il coltello tra i denti. Al punto che diversi intellettuali non vogliono essere sequestrati da una banda di contestatori". Così il ministro della Cultura Alessandro Giuli, conversando con Pietro Senaldi alla convention di Fdi a Brucoli (Siracusa). "Quando ero Presidente del Maxxi hanno presentato i loro libri diversi intellettuali di Sinistra, a partire da Giuliano Amato, che è anche presidente emerito della Consulta, o Paolo di Paolo. E non avevano alcuna voglia di entrare in conflitto con chi criticava dentro la meccanica delle riflessioni", ha aggiunto.
- 11:54 - Ucraina: media, 'incendio in scuola militare Mosca, forse causato da attacco droni'
Mosca, 6 ott. (Adnkronos) - "Un incendio è scoppiato a Kuzminky, probabilmente dopo un attacco di droni alla Scuola superiore di comando militare di Mosca. Nelle vicinanze si trovano un poligono di tiro e un distributore di benzina". Lo riferisce il canale Telegram russo Sota. Residenti locali raccontano che "si sono sentiti esplosioni e suoni simili a spari, ma per poco tempo". Il ministero della Difesa dell'Ucraina non ha commentato la notizia.
- 11:52 - **Mic: Giuli, 'la laurea adesso? Debolezza presenile, contestatori si sono alzati tardi...'**
Brucoli (Siracusa), 6 ott. (Adnkronos) - "Perché ho aspettato questa età per laurearmi? E' un progetto che nasceva quando era presidente del Maxxi, una di quelle debolezze presenili o senili. Potrei rispondere come Vittorio Feltri. Perché ho cominciato a lavorare presto" Così il ministro della Cultura Alessandro Giuli alla convention di Brucoli (Siracusa) parlando dell'ultimo esame dato all'università nei giorni scorsi. Parlando della contestazione di alcuni studenti con striscioni contro il neo ministro, Giuli replica: "I contestatori si sono alzati tardi, sono arrivati solo dopo il caffè e il cappuccino. E' lecito sbagliare a quell'età. Sono giovani, fanno tardi la sera...". E aggiunge: "Mi sono ritrovato nella surreale condizione di essere il primo ministro della Cultura che cerca di nascondere il fatto che sta per laurearsi, molti sbandierano titoli che non hanno. Speravo di fare una cosa diversa e poco vistosa".
- 11:49 - Mo: Gaza, 'abitanti nord ignorino ordine Israele di andare a sud, no zone sicure'
Gaza, 6 ott. (Adnkronos) - Il ministero degli Interni di Gaza ha invitato i civili palestinesi che vivono nel nord della Striscia a ignorare gli ordini di Israele di spostarsi verso sud.
"Le affermazioni israeliane sulla presenza di zone sicure nella Gaza meridionale sono bugie, poiché Israele commette crimini e massacri in tutte le aree dell'enclave", ha affermato il ministero in una dichiarazione. "Invitiamo i cittadini della parte settentrionale di Gaza di ignorare le minacce israeliane".
- 11:25 - Mo: almeno 23 morti e 93 feriti nei raid israeliani in Libano
Beirut, 6 ott. (Adnkronos) - Almeno 23 persone sono rimaste uccise e 93 ferite nei bombardamenti israeliani in Libano. Lo ha riferito su X il ministero della Salute di Beirut, aggiungendo che i raid hanno colpito le città e i villaggi del Libano meridionale, Nabatieh, il governatorato orientale della Beqaa, Baalbek-Hermel, il Monte Libano e il nord.
- 11:17 - Mo: Mikati, 'far pressione su Israele per cessate il fuoco'
Beirut, 6 ott. (Adnkronos) - Il primo ministro libanese Najib Mikati ha chiesto di "fare pressione su Israele" per un cessate il fuoco, mentre Hezbollah continua a lanciare razzi e droni contro Israele. Lo riporta il Times of Israel. Mikati afferma di aver sostenuto gli sforzi di Stati Uniti e Francia per una tregua, mentre la National News Agency ufficiale ha riferito di un attacco israeliano a sud di Beirut.
- 11:01 - Mo: un anno fa l'attacco, sopravvissuti vogliono tornare nel kibbutz di Be'eri
Tel Aviv, 6 ott. (Adnkronos) - Abitazioni distrutte che a un anno di distanza presentano ancora i segni del massacro di Hamas. Nel di kibbutz Be'eri, uno dei simboli dell'attacco del 7 ottobre, dove sono state uccise oltre 100 persone, di alcune case restano in piedi soltanto le mura. I tetti sono crollati e le finestre frantumate, i pavimenti sono disseminati di detriti. Eppure, documenta la Cnn, alcune persone sono determinate a tornare nei luoghi dove intere famiglie sono state sterminate. In alcune zone di Be'eri, a malapena un edificio è rimasto intatto.
Più di 100 dei suoi 1.100 residenti sono stati uccisi e altri 30 sono stati rapiti il 7 ottobre. Una casa dopo l'altra è stata bruciata o ridotta in macerie e molte rimangono come toccanti monumenti di un trauma ancora in corso. Almeno 10 residenti del kibbutz sono tra gli oltre 100 israeliani che si ritiene siano ancora tenuti in ostaggio.
Nell'edificio amministrativo principale di Be'eri, due grandi fotografie aeree sono appese una accanto all'altra vicino all'ingresso. Una è un'immagine del kibbutz dell'aprile 2023, che mostra file ordinate di edifici bianchi e ordinati immersi in giardini rigogliosi. L'altra, scattata subito dopo l'attacco del 7 ottobre, mostra le stesse case annerite e distrutte dalla furia dei militanti.
"Hanno ucciso mia sorella laggiù", dice Amit Solvy, indicando una casa sulla mappa, cinque file più avanti rispetto alla recinzione che circonda il kibbutz. In un'altra parte dell'edificio amministrativo, sono attaccati due manifesti a una finestra: uno mostra i nomi e i volti degli abitanti del kibbutz uccisi, e un altro elenca quelli tenuti in ostaggio.
Solvy, il responsabile finanziario di Be'eri, lui stesso un veterano israeliano della guerra arabo-israeliana del 1973, è uno dei quasi 100 residenti tornati. E' rientrato a casa sua tre mesi fa e ora sta aiutando a guidare gli sforzi per riportare in vita il kibbutz Be'eri, un tempo una comunità agricola autosufficiente. "Ho detto a tutti che il miglior modo di superare il trauma è tornare a casa. Questo è il miglior recupero emotivo, secondo me", ha detto Solvy.
Ma riconosce che non tutti la pensano allo stesso modo, stimando che fino al 15% dei residenti sopravvissuti di Be'eri potrebbe non fare mai ritorno a causa del trauma e dei ricordi del 7 ottobre. E molti di coloro che vogliono tornare, aggiunge, non potranno farlo finché i danni ingenti non saranno riparati e le case ricostruite: un massiccio progetto di ristrutturazione che, secondo Solvy, significa che ci vorranno almeno 2 anni prima che la maggior parte dei residenti possa tornare a casa. "Non ci sono infrastrutture per i bambini, non ci sono scuole, quindi le persone con famiglia non possono ancora tornare".