Roma, 19 ott (Adnkronos) - "Anzichè rispettarle, questa maggioranza pensa a come infrangere o aggirare le leggi e la Costituzione. E questo non va bene". Dafne Musolino è la senatrice di Iv avvicinata dal presidente del Senato Ignazio La Russa per quella che lei stessa, interpellata dall'Adnkronos, definisce una "proposta irricevibile".
Matteo Renzi ha raccontato l'episodio alla buvette del Senato. La Musolino lo ricostruisce nei dettagli: "Devo precisare che non è che siamo andati a pranzo, io e La Russa. Eravamo entrambi a pranzo al ristorante del Senato. Io con i miei colleghi, lui con il suo staff. La Russa mi ha chiesto di avvicinarmi, ha detto che voleva parlarmi. Ci siamo seduti e mi ha fatto a bruciapelo una proposta per sondarmi in senso ampio, non per la Consulta", racconta la senatrice.
"Io sono rimasta sorpresa. Anche per la dinamica, al ristorante! Ma è finita là, non c'era la mia disponibilità, e non ci siamo dilungati. La proposta era irricevibile. Tra l'altro, il mio pensiero è noto: io non potrei mai fare parte di una maggioranza che vota una legge come quella sull'autonomia differenziata, hanno affossato il Sud. In aula, nei miei interventi, sono sempre stata molto critica con il governo".
(Adnkronos) - Che giudizio ha dato dell'iniziativa di La Russa? "Non voglio essere 'tranchant', ma un approccio così diretto, un po' sfacciato, è indice di poco rispetto nei confronti di un parlamentare", risponde la senatrice.
Riusciranno maggioranza e opposizione a trovare un accordo su Consulta e Rai? "Se Costituzione e legge fissano la regola del voto a maggioranza qualificata, vuol dire che in alcuni casi è ritenuto necessario tenere presente le prerogative delle opposizioni -replica Musolino-. Ci sono alcune cose che non possono essere imposte a voti di maggioranza. Pensare di imporre una scelta, anche andando alla ricerca di voti 'raminghi', significa che anzichè rispettarle, questa maggioranza pensa a come infrangere o aggirare le leggi e la Costituzione. E questo non va bene".