Nella notte tra martedì e mercoledì, un rapper svedese di 26 anni è stato ucciso in una sparatoria tra bande criminali a Göteborg. C.Gambino, nome d’arte di Karar Ramadan. Era considerato uno dei cantanti hip hop più importanti della Svezia. Nonostante non avesse un volto noto, perché si copriva sempre con una maschera nera, la sua musica era molto popolare, con più di un milione di streaming su Spotify. Aveva anche collaborato con Baby Gang nel brano “Mentalitè RMX“.
La polizia svedese ha aperto un’indagine per omicidio, ma per ora nessuno è stato arrestato. Secondo le prime ricostruzioni, gli aggressori avrebbero atteso l’artista nel garage della sua abitazione. “L’omicidio è legato a un conflitto tra bande. – ha dichiarato il portavoce della polizia Thomas Fuxborg all’agenzia di stampa TT – Non voglio entrare nel merito di quale ambito, ma è conosciuto nel contesto dei network criminali. Non sappiamo ancora chi stiamo cercando, ma poiché c’è una connessione ai network, potremmo avere un’idea della direzione in cui potrebbe trovarsi. Stiamo verificando se la sua musica possa essere collegata a quanto accaduto”.
Sulla scomparsa di C.Gambino si è espresso anche l’esperto di rap e critico musicale Petter Hallen, il quale ha dichiarato a TT: “È un duro colpo per la scena rap di Göteborg e di tutta la Svezia. Ciò che è ancora più tragico è che negli ultimi tempi si era allontanato dagli ambienti oscuri e della criminalità per dedicarsi maggiormente ad esprimere con l’arte relazioni e sentimenti”.
In Svezia, non è la prima volta che si verifica un caso del genere, infatti, nell’ottobre del 2021, un altro rapper famoso di nome Einar è rimasto ucciso in seguito ad una sparatoria a Stoccolma.