Al seggio file uniche “per non discriminare chi non corrisponde al suo genere anagrafico”: l’iniziativa dei Comuni di Milano e Padova

Addio alle file per maschi e femmine nei seggi elettorali. In vista delle Elezioni Europee dell’8 e 9 giugno, dopo Milano anche Padova hanno deciso di allestire delle file uniche. Il motivo? Per non discriminare coloro che per esempio stanno cambiando il sesso di nascita e più generalmente coloro che non si identificano né fra gli uomini, né fra le donne. Un’iniziativa che però non è piaciuta a qualche esponente della destra.
Ancora oggi in Italia sono migliaia le persone aventi diritto al voto che non sono in possesso di documenti conformi alla propria identità: la pratica di mettersi in fila in base al genere assegnato alla nascita è stata più volta contestata perché discriminante e lesiva nei confronti delle persone transgender e non binarie. Già alle scorse regionali del febbraio del 2023 il Comune di Milano aveva anche realizzato dei video per supportare i presidenti di seggio, scrutatrici e scrutatori nell’accogliere elettrici ed elettori in maniera inclusiva alle urne. Il primo di questi video, realizzato con la collaborazione di Arcigay, conteneva l’indicazione ai presidenti di seggio di distribuire gli elettori e le elettrici in un’unica fila, anziché dividerli in file differenziate sulla base dei generi femminile e maschile. Un invito riproposto anche in occasione delle Europee.
Un’iniziativa accolta anche dal Comune di Padova, come spiegato al Corriere della Sera dall’assessora ai Servizi anagrafici Francesca Benciolini: “Invitiamo i presidenti di seggio per permettere a tutti/e di recarsi alle urne in piena serenità, a non suddividere le file in maschi e femmine per non ingenerare imbarazzo o difficoltà in quelle persone il cui aspetto non corrisponde al genere anagrafico indicato nei documenti ufficiali, ovvero in transizione”. Questa pratica non è stata ben accolta dall’opposizione, con il consigliere leghista Ubaldo Lonardi che ha dichiarato: “Sono profondamente indignato, è un’indicazione assurda“. La scelta di formare due file distinte per uomini e donne non è obbligatoria.