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“Non ho letto il tuo messaggio su WhatsApp”, non sarà più possibile usare la più celebre delle scuse. Ecco perché

D'ora in poi, nei prossimi aggiornamenti della famosissima e popolare chat, i messaggi saranno raggruppati in tre sotto categorie attraverso dei filtri ad hoc

di F. Q.
“Non ho letto il tuo messaggio su WhatsApp”, non sarà più possibile usare la più celebre delle scuse. Ecco perché

Ormai la tecnologia ci mette in contatto con il mondo esterno 24 ore su 24. Da un lato è un bene perché si è sempre informati su qualsiasi cosa accada sia nella cerchia privata che in quella pubblica con le hard news. Spesso per evitare di apparire maleducati a messaggi non graditi si è ricorso (alzi la mano chi di voi non l’ha mai fatto) alla più celebre delle scuse: “Scusa, perdonami, non avevo letto il tuo WhatsApp”. Inattaccabili ed eleganti. Ma la pacchia è finita, per tutti.

D’ora in poi, nei prossimi aggiornamenti della famosissima e popolare chat, i messaggi saranno raggruppati in tre sotto categorie attraverso dei filtri ad hoc: “Tutti” che contiene i messaggi ricevuti dall’utente, “Non letti” per evidenziare i messaggi che non sono ancora stati aperti e “Gruppi” che, come dice la parola stessa, contiene tutti i messaggi inviati dai gruppi a cui abbiamo aderito, croce e delizia per chi usa le chat. I filtri compariranno nella parte superiore della schermata, vicino la barra di ricerca: per chi ha il sistema operativo iOS basta fare un clic sul pulsante di tre linee e selezionare il filtro. Per chi ha Android, bisogna cliccare sul pulsante a forma di lente di ingrandimento e selezionare il filtro che si vuole applicare.

Da una “cattiva” notizia ad una buona notizia che riguarda anche Whatsapp. Nei giorni scorsi Meta, che controlla i servizi di rete sociale Facebook e Instagram, appunto WhatsApp e Messenger, ha annunciato che si stanno sperimentando “nuove funzionalità per contribuire a proteggere i giovani dalla sextortion e dalla condivisione non consensuale di immagini intime, rendendo più difficile per potenziali truffatori e criminali trovare e mettersi in contatto con gli adolescenti. Stiamo anche sperimentando nuovi modi per aiutare le persone a individuare potenziali truffe di sextortion, incoraggiandole a segnalare tali situazioni e a rifiutare qualsiasi contenuto che possa arrecare loro disagio. Abbiamo iniziato a condividere con altre aziende tecnologiche un maggior numero di segnali di account legati alla pratica di sextortion tramite Lantern, contribuendo a contrastare questa attività criminale online”. Una iniziativa che è stata accolta da applausi sia dai media che dai tecnici specializzati.

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