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Vanno in vacanza a Corfù e trovano l’hotel chiuso: “Eravamo le uniche ospiti, la piscina era vuota e cintata da una rete metallica”

Il racconto al tabloid britannico The Mirror

di F. Q.

Un viaggio programmato per un rilassante weekend al sole si è trasformato in un’esperienza inaspettata per Tors Eardley, ventenne britannica, e la sua amica, che ha scelto di rimanere anonima. Le due giovani, in cerca di relax e divertimento, avevano prenotato un soggiorno agli Irene Apartments di Agios Gordios, sull’isola greca di Corfù, ma al loro arrivo hanno scoperto una realtà ben diversa dalle aspettative.

Arrivate all’hotel, una sorpresa poco piacevole le attendeva: erano le uniche ospiti presenti nell’edificio. La delusione è cresciuta quando hanno scoperto che la piscina, pur essendo pubblicizzata online, era in realtà condivisa con altre due strutture e chiusa per manutenzione durante il loro soggiorno. Inoltre, il paesaggio che avrebbero dovuto ammirare dal loro balcone era compromesso da una recinzione metallica che ne ostruiva la vista.

L’esperienza non è migliorata una volta uscite per esplorare la località: dirigendosi verso il centro cittadino per cercare qualcosa da mangiare intorno alle 16:00, hanno trovato i negozi tutti chiusi. “Avevamo prenotato una vacanza molto economica a Corfù, e ci troviamo in una città dove non c’è niente aperto, né negozi, né ristoranti, né locali, non c’era nemmeno nessuno in hotel”, ha raccontato Tors a What’sTheJam. La situazione era talmente surreale che le due amiche hanno riso per un’ora prima di realizzare che non avevano acqua né sufficiente cibo.

Nonostante le difficoltà iniziali, Tors e la sua amica hanno deciso di non farsi abbattere: dopo aver scoperto che la siesta pomeridiana era la norma locale, sono riuscite a trovare aperti un paio di negozi verso le 18:00, risolvendo così il problema immediato della cena. Tuttavia, desiderose di una vacanza più confortevole, hanno optato per cambiare alloggio, spostandosi in un altro hotel che offriva una piscina privata, trasformando così quello che era iniziato come un viaggio economico in una vacanza decisamente più lussuosa.

Nonostante l’esperienza fosse lontana da quello che si aspettavano, Tors e la sua compagna di viaggio hanno deciso di non presentare reclami né all’operatore turistico né agli Irene Apartments: “Non aveva senso lamentarsi, la vacanza è costata così poco che non ne valeva la pena. Per 200 sterline per quattro giorni in un weekend festivo, non possiamo lamentarci troppo”, ha concluso Tors, riferendosi ai soldi pagati quando ha prenotato l’albergo online.

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