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Parrucchiera si presenta a un colloquio in un salone con i capelli rosa ma il possibile datore di lavoro la tratta male. Lei: “Mi sono sentita discriminata”

Quello che le è stato detto l'ha scioccata: "Nel mio lavoro la creatività regna sovrana"

di F. Q.

Sarah Innes è una 33enne di Edimburgo in Scozia che lavora come parrucchiera. Un tratto caratteristico che la identifica sono i suoi brillanti capelli rosa che però non sono apprezzati proprio da tutti. Infatti durante un colloquio per un posto in un salone il suo datore di lavoro le ha detto, in modo molto diretto: “Se vieni in ufficio con i capelli colorati non va bene”, o addirittura “quelli li cambi immediatamente”.

La donna è rimasta incredula e si è sentita discriminata: “Mi è sembrata una discriminazione, sono rimasta scioccata perché solitamente la gente mi fa i complimenti per i miei capelli e la gente mi ferma per strada per sottolineare quanto siano belli”, ha continuato poi dicendo: “I capelli sono tratto molto creativo della mia personalità e tagliarli vuol dire coprire un tratto di me”. Ha concluso dicendo: “E’ come dire ad un tatuatore di non farsi tatuaggi, sono lavori in cui la creatività è importantissima. Anche se ho i capelli colorati non vuol dire che non posso fare il lavoro che amo”.

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