Beauty e Benessere

Usano creme anti-age e cosmetici prima di compiere 10 anni: su TikTok spopolano le “Sephora kids”. Quali sono i rischi per la pelle e per la psiche

Da TikTok a Instagram, sui social è sfida quotidiana di routine di bellezza. Protagoniste, bimbe e ragazzine della generazione alfa (nate dopo il 2010). Ed è boom di cosmetici

di Giuliana Lomazzi

La nuova mania per la cosmesi viene dagli USA, dove le giovanissime figlie delle attrici hanno cominciato a usare i cosmetici della mamma. La moda è dilagata fino ad arrivare anche in Italia. Ad affaccendarsi tra le creme sono tween (pre-adolescenti) di 8-13 anni. L’hashtag di TikTok è #SephoraKids, con allusione alle giovani che frequentano i negozi della catena omonima a caccia di consigli e novità per preparare la skincare routine da pubblicare poi sui social – anche se in Italia la legge proibisce l’accesso sotto i 14 anni, ma c’è qualche stratagemma. Le piccole beauty influencer esibiscono fieramente i propri trofei cosmetici: creme antiage e antirughe, prodotti per il contorno occhi e per nascondere le occhiaie, esfolianti. Ne mostrano in diretta l’applicazione, ben presto imitate da altre coetanee, timorose di restare escluse da questo attualissimo trend. E così, sempre più tween affrontano la giornata alzandosi presto per effettuare una vera e propria routine di bellezza completa.

Cosmeticoressia e boom di vendite
Per la generazione alfa, i cosmetici stanno diventando una vera e propria mania. Le statistiche mostrano infatti un’impennata di vendite nella fascia di età tra gli 8 e i 13 anni. Le giovanissime guidano la classifica delle beauty addicted: sono il 49%, secondo i dati NielsenIQ. Una vera manna per i produttori, che cercano di indirizzare le vendite proprio verso questo target proponendo prodotti confezionati ad hoc, con packaging accattivanti, colori fluo e tinte pastello, e pure qualche serie limitata con personaggi in voga tra i giovanissimi. Le stime di vendita sono decisamente rosee, secondo Statista: per il 2024 si prevede in Italia una spesa di 9 milioni di euro, e si stimano più di 8 milioni di consumatori entro il 2030.

La psiche
Le ragazzine parlano di rassodamento cutaneo, di tonicità, di lotta ai punti neri e alle aree traslucide. Può sembrare un bel gioco, come quando le bambine vestono le bambole e fanno interpretare loro ruoli adulti. Ma cosa si nasconde dietro questa ricerca assurda della bellezza? “Non necessariamente c’è una fragilità psicologica. Si tratta piuttosto di un fenomeno generazionale in relazione a un cambiamento evolutivo che in qualche modo anticipa modalità comportamentali tipiche dell’adolescenza, che è sempre più precoce”, spiega lo psicologo clinico Claudio Calzi. “Nell’adolescenza i tipici cambiamenti a livello fisico non vanno di pari passo con quelli mentali, e nasce un disagio psicologico legato a questa asincronia di ritmo”. Così, la cosmesi può apparire come una soluzione per controllare i cambiamenti repentini del proprio corpo. Il resto lo fanno i social, proponendo modelli comportamentali di età differenti.

Il corpo
Ma cosa succede quando sono i giovanissimi a usare prodotti cosmetici come quelli citati, spesso aggressivi? L’abbiamo chiesto al chimico Fabrizio Zago, certificatore di cosmetici bio, autore del database EcoBioControl. “La fascia di età 0-3 anni è quella in cui, secondo il comitato scientifico dell’associazione dermatologica Skineco, ci si sensibilizza”. Ciò significa che, se in futuro si creano le condizioni, nasce un’allergia. “Dal documento SCCS XII del comitato scientifico europeo per la salute dei consumatori traspare che nella fascia di età tra 0 e 20 anni la persona è identificata come un essere in evoluzione particolarmente sensibile a vari insulti dall’esterno”. Ecco quindi che l’uso precoce di cosmetici può avere conseguenze a vari livelli, considerando anche che il peso influisce sull’assorbimento dei prodotti. “Nella redazione del PIF (Product Information File, attesta la sicurezza di un cosmetico), bisogna calcolare il grado di tossicità, cioè il margine di sicurezza di un prodotto sulla base del peso corporeo”. In base alle tabelle EFSA, un bimbo di 8 anni pesa 23,1 kg, e assorbe quindi molto più prodotto di un adolescente del peso di 61,3 kg. “Un grammo di crema su un neonato di 8,8 kg viene assorbito per il 5-10% ed entra in circolo”. E gli ingredienti non sono sempre al top.

Ingredienti nocivi
Il dottor Zago avverte che ci sono prodotti di diverse provenienze e poco controllati, reperibili un po’ dappertutto: possono contenere cromo e altri metalli pesanti che vengono assorbiti ed entrano in circolo. Non li contengono le creme anticellulite a base di caffeina, che possono comunque dare degli effetti: “Ci sono stati ricoveri al pronto soccorso per tachicardia a causa dell’accumulo di caffeina dato dalla crema e da vari caffè”. Se rischiano gli adulti, che ne è delle ragazzine che usano queste creme? “I coloranti sono spesso pericolosi. Quelli presenti nelle tinte dei capelli (sconsigliate sotto i 16 anni) possono essere iperallergenizzanti e agire da interferenti endocrini. I maquillage a effetto strass sono prodotti con un minerale, la mica, estratto in Africa sfruttando il lavoro minorile”. Da non sottovalutare nemmeno l’eccesso di burro cacao e lucidalabbra, che può dare una vera e propria dipendenza, al punto che negli USA c’è perfino un sito di persone dipendenti. I petrolati, i siliconi e la paraffina contenuti rendono sì morbide le labbra e creano una sorta di barriera protettiva, ma a lungo andare, con la continua applicazione, la pelle diventa meno reattiva e incapace di rigenerarsi, restando sempre screpolata e innescando un circolo vizioso. Vale davvero la pena usare i cosmetici tanto presto?

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