Il mondo FQ

Chiodo nell’insalata servita in una scuola di Milano. La Lega chiede le dimissioni dei vertici della società comunale e dell’assessore

Chiodo nell’insalata servita in una scuola di Milano. La Lega chiede le dimissioni dei vertici della società comunale e dell’assessore
Icona dei commenti Commenti

Dopo i pezzi di vetro (all’inizio scambiati per plastica) e la blatta, ora è la volta di un chiodo. È la nuova sorpresa sgradita trovata nel piatto – in questo caso un’insalata di patate – del bambino di una delle scuole elementari la cui mensa è gestita da Milano Ristorazione, la società del Comune. Palazzo Marino sta ora facendo delle verifiche. Si tratta dell’ennesimo caso in poche settimane di un corpo estraneo trovato nel cibo degli alunni, stavolta in una scuola di via Ariberto. Lo scorso anno un bambino aveva trovato un bullone nel panino del pranzo al sacco.

La procura di Milano nei giorni scorsi ha aperto un’indagine sui pezzi di vetro nel pane. Il sindaco Giuseppe Sala aveva definito quell’episodio inaccettabile ma ha chiuso alla possibilità di selezionare un altro fornitore del servizio, sostenendo che “non c’è alcuna garanzia che attraverso una gara la situazione possa migliorare” e “suddividere il servizio in tanti fornitori diventerebbe anche peggio”. In attesa dell’accertamento delle responsabilità, ha ribadito le scuse per questi “fatti non all’altezza della città”.

Alessandro Verri, capogruppo della Lega in Consiglio Comunale, chiede le dimissioni dei vertici di Milano ristorazione e dell’assessore competente: “Abbiamo superato ogni limite, con la salute dei milanesi specie con quella dei più piccoli non si può scherzare. Questo grave episodio si somma a quelli delle ultime settimane testimoniando quindi che all’interno dell’azienda qualcosa non sta funzionando. Con i giovani della Lega nei prossimi giorni saremo davanti alla sede di Milano Ristorazione per dare voce alle migliaia di famiglie ormai stufe”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione