Tre persone sono state trovate morte in uno stabile abbandonato a Padova – l’ex istituto Configliachi in via Guido Reni – uccise quasi certamente da un’esalazione di monossido di carbonio. All’interno della stanza, infatti, sono stati trovati infatti i residui di un braciere acceso e sui corpi la polizia non ha riscontrato segni di violenza. Sono in corso accertamenti per identificare le tre vittime, probabilmente di origine magrebina.

I corpi sono stati trovati in una piccola stanza, senza finestre, al primo piano dell’ex Configliacchi, un istituto creato per la formazione scolastica e professionale delle persone cieche. Un posto abbandonato da anni, usato come riparo da senzatetto, spesso oggetto di controlli da parte delle forze dell’ordine. In passato più volte porte e finestre erano state sbarrate, ma ogni volta venivano forzate da chi cercava un riparo, soprattutto durante le fredde notti invernali, come quella di sabato. L’ultimo sopralluogo nella struttura era avvenuto nell’ottobre scorso, quando la polizia trovò all’interno alcuni migranti irregolari e piccole quantità di stupefacenti. A sprigionare il monossido potrebbe essere stato lo spegnimento di alcune braci, che i tre avevano posto in un contenitore di alluminio, per scaldarsi.

I cadaveri sono stati scoperti da una volante della Questura di Padova dopo una segnalazione al 113 da parte di alcuni migranti che bivaccavano nello stesso stabile. Sul posto, oltre alle volanti e alla Squadra Mobile, sono arrivati anche i Vigili del Fuoco, la Polizia Scientifica, personale sanitario e medico legale.

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