Un vecchio albergo trasformato in casa di riposo abusiva dove trentuno anziani, incapaci di provvedere a loro stessi per vecchiaia e gravi patologie, erano lasciati in una situazione di “drammatico degrado, abbandono e incuria“. Nella struttura le condizioni igienico sanitarie erano intollerabili: resti di feci e urina per terra e sui letti, pannoloni sporchi, resti di cibo e stoviglie usate, tanto che tutti gli ambienti erano impregnati di un odore nauseabondo. I carabinieri del Nas di Reggio Calabria hanno arrestato i gestori: due coniugi, Mariangela Di Benedetto, di 38 anni, e Luigi Moragas (55), che sono accusati di maltrattamenti e abbandono di persone incapaci, con l’aggravante di aver causato lesioni personali. Gli arresti domiciliari sono stati disposti dal gip su richiesta della Procura di Reggio Calabria. Le indagini sono partite il 29 giugno scorso quando i carabinieri del Nas sono andati in un albergo dismesso a Gallico dove era stata allestita la casa di riposo senza alcun titolo autorizzativo, la “Domus Aurea Santa Rita”. I carabinieri avevano trovato in cucina carne e uova in cattivo stato di conservazione oltre a molti farmaci scaduti nella medicheria. È stato accertato anche che la struttura era alimentata con un allaccio abusivo alla rete elettrica. Inoltre i parenti degli anziani erano obbligati a preavvisare i gestori di una eventuale visita e gli incontri dovevano avvenire nella vecchia hall dell’albergo, con il divieto di accedere nelle camere, condotta verosimile finalizzata a celare le gravi carenze igienico sanitari. I gestori avevano anche ridotto il personale, sia sanitario che delle pulizie, abbandonando di fatto, secondo gli investigatori, gli anziani. Molti ospiti sono stati affetti da scabbia. I due arrestati erano già stati denunciati in passato per fatti simili e gli erano state sequestrate altre due strutture. Tre operatori socio sanitari sono stati denunciati in stato di libertà per gli stessi reati.
Cronaca Nera - 21 Novembre 2023
Casa di riposo abusiva per 31 anziani: “Drammatico degrado, abbandono e incuria”. Due arresti e tre denunce
La Playlist Cronaca Nera
- 16:49 - Csr: Rellini (Regusto), 'ogni anno si sprecano 6 mln tonnellate cibo, da noi 13.000 recuperate'
Milano, 10 ott. (Adnkronos) - "Secondo gli ultimi dati dell’osservatorio Waste Watcher, in Italia ci sono 6 milioni di persone che vivono in condizioni di povertà, mentre ogni anno vengono sprecate 6 milioni di tonnellate di cibo. Questo spreco non solo rappresenta una perdita enorme in termini economici e ambientali, ma soprattutto un'occasione mancata per aiutare chi non ha accesso al cibo". Lo ha detto Paolo Rellini, co-founder e coo di Regusto, brand della società benefit Recuperiamo, intervenendo alla 12esima edizione del Salone della Csr e dell’innovazione sociale, in corso a Milano.
Regusto è una piattaforma Esg blockchain per la lotta allo spreco che collega il più grande ecosistema circolare italiano, formato da oltre 650 aziende e più di 1.300 enti non-profit. Attraverso la piattaforma, le aziende alimentari e non alimentari possono donare e vendere i propri prodotti, digitalizzando e tracciando l’attività in maniera trasparente. Per ogni transazione viene calcolato e monitorato l’impatto che si ottiene a livello sociale, ambientale ed economico nel territorio attraverso preziosi indicatori Esg. Indicatori che vengono calcolati attraverso algoritmi proprietari che si basano su standard di riferimento internazionali e conformi alle nuove norme europee sulla rendicontazione non finanziaria.
"Attraverso la piattaforma blockchain Esg Regusto -ha aggiunto Rellini- noi cerchiamo di rispondere a questo paradosso collegando il più grande ecosistema circolare italiano, composto da un network virtuoso di oltre 2000 aziende ed enti non-profit, attivi nel recupero e ridistribuzione dei prodotti a rischio spreco". E ad oggi, "il recupero attraverso la piattaforma ha permesso di salvare 13.000 tonnellate di prodotti alimentari a rischio spreco, pari a 26 milioni di pasti equivalenti, recuperati e distribuiti alle persone in stato di povertà alimentare grazie alla rete di enti non profit attivi in tutta Italia".
A livello ambientale Regusto ha permesso di evitare l’emissione di 35.000 tonnellate di Co2 grazie al mancato smaltimento del prodotto, mentre a livello economico sono stati recuperati prodotti per un valore di 34 milioni di euro. Solo nell’ultimo anno sono stati recuperate e distribuite 7.500 tonnellate di prodotti alimentari, con una crescita del 40% rispetto all’anno precedente.
Nello specifico, i prodotti della filiera agroalimentare più recuperati sono: ortofrutta (23%), prodotti a lunga conservazione (19%) e prodotti freschi (es. latticini, carni, ecc.) (17%). Rientrano nel recupero anche prodotti da forno, scatolame, salumi, salse spalmabili, legumi, ecc.
Tra le aziende nel settore alimentare che hanno creato partnership sul recupero del potenziale spreco con Regusto, anche Esselunga, Parmacotto e Rovagnati. Tra gli enti non-profit che contribuiscono alla distribuzione dei beni recuperati ci sono Fondazione Banco Alimentare, Caritas e Croce Rossa.
- 16:48 - Csr: Fazzari (Fater), 'inclusività è mettere al centro le persone'
Milano, 10 ott. (Adnkronos) - "Noi siamo partiti 5 anni fa, dichiarando come prima strategia dell'azienda 'People First', con l'ambizione di creare un posto di lavoro dove le persone tornino a lavorare ogni giorno un po’ più felici". Così Antonio Fazzari, general manager and chief operating officer di Fater, spa fondata nel 1958 da Francesco Angelini e dal 1992 joint venture paritetica tra Gruppo Angelini e Procter & Gamble, intervenendo al panel 'Verso un nuovo welfare aziendale' al Salone della Csr in corso a Milano.
"All’inizio -ricorda Fazzari- questo ha generato un po' di panico perché effettivamente è difficile misurare la felicità; però poi per noi è stata una straordinaria opportunità di riorientare tutto ciò che facciamo". Così "abbiamo iniziato a condurre survey, anche se lo strumento più potente di ascolto è sedersi con una persona, guardarsi negli occhi e dire 'Come stai?, Come cambiamo l’azienda?'. Questo processo di ascolto, davvero molto intenso, ci ha dato il coraggio di fare cose importanti e anche coraggiose: la prima, quattro anni fa, che sembrava un azzardo, è stata quella di aprirci al lavoro ibrido cinque su cinque per tutte le mansioni che lo permettono, che vuol dire che in Fater le persone possono scegliere il luogo e l’orario di lavoro, che la qualità del lavoro si misura da come costruisce business e come sviluppi il tuo team. E non da dove lavori o, ancora peggio, da quanto lavori".
"Questa cosa -aggiunge- è stata la prima pietra di un cambiamento più generale perché sfida ad avere fiducia nelle persone, a dar loro delega e a invertire un po’ il sistema tradizionale. Per noi è stata anche una misura di inclusività perché ad esempio i genitori di bimbi in età scolare possono andare a prendere i loro bimbi a scuola, aiutarli nei compiti e i care giver, che devono necessariamente trovare nuove soluzioni di incrocio tra vita personale e professionale, hanno potuto trovare il modo di assistere i loro genitori o i loro cari".
- 16:47 - **Camera: anche Giunta autorizzazioni a rischio Aventino, in bilico scelta nuovo presidente**
Roma, 10 ott (Adnkronos) - Dopo la Consulta e la Rai, l'Aventino rischia di 'colpire' anche la Giunta per le autorizzazioni della Camera. L'organismo di Montecitorio è da una ventina di giorni senza presidente, con l'attività di fatto in 'stand by', dopo le dimissioni rassegnate da Enrico Costa in seguito al suo passaggio dal gruppo di Azione a quello di Forza Italia. Il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha fissato la plenaria per mercoledì prossimo, alle 14,30 con un Odg perentorio: elezione del presidente. Ma dopo le ultime frizioni tra maggioranza e opposizione, al momento sull'esito della seduta ci sono poche certezze.
"Sulla Corte costituzionale la sinistra sorda e cieca ha preferito l’Aventino al confronto parlamentare, quindi vale il principio del veto? Da qui a una settimana si dovrà eleggere il presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere, se questo è lo schema la maggioranza saprà farne tesoro", ha detto il capogruppo alla Camera di FdI Tommaso Foti.
Dalla parte delle opposizioni, sulle parole di Foti si getta acqua sul fuoco: "La Giunta è un organismo interno al Parlamento, non posso valere le stesse logiche della Consulta -sottolineano fonti parlamentari che stanno seguendo il dossier-. Tra l'altro, sino a oggi la Giunta ha sempre lavorato in totale armonia. Non c'è ragione per cambiare registro".
(Adnkronos) - La situazione della Giunta, però, è molto particolare. La prassi parlamentare vuole che le commissioni di garanzia siano destinate all'opposizione. Azione, dopo l'addio di Costa, non ha più un rappresentante in Giunta. Al momento gli Uffici di Montecitorio hanno escluso che si possa procedere ad una integrazione dell'organismo e, quindi, al 'rientro' del partito di Carlo Calenda. Tra l'altro, è stato spiegato agli stessi deputati, anche nel caso (e sarebbe stato un inedito assoluto) in cui Costa avesse deciso di lasciare la Giunta per favorire un riequilibrio dell'organismo, un riconteggio sarebbe a vantaggio non dell'opposizione ma proprio di Forza Italia, che secondo i numeri attuali avrebbe diritto a un rappresentante in più.
Per rispettare la prassi la presidenza dovrebbe quindi andare ad un altro Gruppo di opposizione: Pd, M5s e Avs quelli presenti. Sulla carta in pole position c'è Devis Dori, l'attuale vicepresidente della Giunta, che tra l'altro in questi giorni sta lavorando in tandem con l'altro presidente di FdI, Alessandro Palombi, alla guida dell'organismo. Per una questione di bilanciamento interno tra le opposizioni, inoltre, al Gruppo di Bonelli e Fratoianni una presidenza spetterebbe, visto che il Pd guida la Giunta delle elezioni alla Camera e al Senato mentre il M5s governa la Vigilanza Rai.
Il nome di Dori, però, al momento non incontrerebbe il gradimento di una parte della maggioranza: "Costa era un moderato, adesso non si può passare ad un esponente così vicino alle posizioni di Bonelli", è il ragionamento che fanno alcuni deputati di maggioranza. Fino a mercoledì non è però escluso che i Gruppi riescano a trovare un accordo che non sia una replica dei casi Consulta e Rai, dove maggioranza e opposizioni sono finiti ad accusarsi a vicenda di ricorrere all'Aventino e dove il confronto è saltato.
- 16:43 - Senato: Renzi a La Russa, 'non sia supporter ma arbitro e stia al suo posto'
Roma, 10 ott. (Adnkronos) - Attacco di Matteo Renzi al presidente del Senato, Ignazio La Russa, durante il Question time. L'ex premier ha preso la parola dopo la risposta del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, alla sua interrogazione sulla nomina di Fabio Tagliaferri a presidente e amministratore delegato di Ales. "Mi dispiace averla vista tremare come l'hanno vista da casa anche perché non vi era alcun intento malevolo", ha esordito il leader di Italia viva rivolto all'esponente dell'Esecutivo. "Non l'ho vista questa cosa, la pregherei di essere corretto", è intervenuto allora La Russa. "Presidente -ha replicato Renzi- faccia l'arbitro, non faccia il supporter, si limiti a tifare Inter, Fratelli d'Italia la tifa in un'altra sede, anche lei, stia al suo posto". "Non trasformi il Question time in un'occasione di polemica", si è limitato a rispondere La Russa.
- 16:33 - Calcio: inchiesta curve, in corso testimonianza Zanetti
Milano, 10 ott. (Adnkronos) - E' in corso, in un luogo su cui gli investigatori mantengono il massimo riserbo, l'audizione di Javier Zanetti, il vicepresidente dell'Inter tirato in ballo in alcune intercettazioni dell'inchiesta 'Doppia curva' che ha azzerato i direttive della tifoseria nerazzurra per presunte infiltrazioni criminali. Zanetti, non indagato, viene sentito come testimone su due questioni: i biglietti per la finale di Champions e la presunta 'soffiata' a favore della curva Nord.
Nell'ordinanza di custodia cautelare emerge che Marco Ferdico, il capo ultrà nerazzurro tra i 19 arrestati, avrebbe contattato l'ex calciatore per ottenere un numero maggiore di biglietti per la finale di Istanbul, poi persa dalla squadra di Simone Inzaghi. Inoltre, in un'altra conversazione "è emerso - si legge nel provvedimento - che Ferdico avrebbe saputo da Zanetti (ex capitano dell’Inter) che …'ci sono dei funzionari di polizia che stanno monitorando la curva anche per l'accaduto che è successo al povero Vittorio (Boiocchi, ndr) che è morto tragicamente in strada'".
- 16:16 - **Infortuni: Inail, 680 denunce con esito mortale in primi 8 mesi 2024, +23 sul 2023**
Roma, 10 ott. (Adnkronos/Labitalia) - Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate nei primi otto mesi del 2024 sono state 680, 23 in più rispetto alle 657 registrate nel pari periodo del 2023, tre in più rispetto al 2022, cinque in meno sul 2019, 143 in meno sul 2020 e 92 in meno sul 2021. E' quanto emerge dai dati Inial. Rapportando il numero dei casi mortali agli occupati Istat nei vari periodi (dati provvisori), si nota come l’incidenza scenda da 2,97 decessi denunciati ogni 100mila occupati Istat del 2019 a 2,82 del 2024 (-5,1%), mentre aumenta dell’1,1% rispetto al 2023 (da 2,79 a 2,82). A livello nazionale i dati rilevati ad agosto di ciascun anno evidenziano per i primi otto mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023, pur nella provvisorietà dei numeri, un incremento dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 500 a 507, e di quelli in itinere, da 157 a 173. L’aumento ha riguardato la gestione Industria e servizi, che passa da 564 a 576 denunce mortali, e l’Agricoltura (da 73 a 85), mentre il Conto Stato scende da 20 a 19 casi.
Tra i settori con più decessi avvenuti in occasione di lavoro si evidenziano le Costruzioni con 92 casi (contro i 72 del 2023), il comparto manifatturiero con 60 decessi denunciati (56 nel 2023), il Trasporto e magazzinaggio con 53 (69 nel 2023), il Commercio con 35 (37 nel 2023) e il Noleggio e servizi di supporto alle imprese con 25 (24 nel 2023). Dall’analisi territoriale emergono incrementi nel Nord-Ovest (da 182 a 185 denunce), nel Nord-Est (da 141 a 149), al Centro (da 126 a 134) e nelle Isole (da 57 a 73), e un calo al Sud (da 151 a 139). Tra le regioni con i maggiori aumenti si segnalano l’Emilia Romagna (+19), la Sicilia e il Lazio (+12 ciascuna) e la Lombardia (+9), mentre per i cali più evidenti il Veneto (-12), le Marche e l’Abruzzo (-7 ciascuna), il Piemonte (-6) e la Puglia (-5).
L’incremento rilevato nel confronto dei periodi gennaio-agosto 2023 e 2024 è legato sia alla componente maschile, le cui denunce mortali sono passate da 609 a 621, sia a quella femminile, da 48 a 59. Diminuiscono le denunce dei lavoratori italiani (da 531 a 526) e aumentano quelle degli extracomunitari (da 94 a 113) e dei comunitari (da 32 a 41). L’analisi per classi di età evidenzia incrementi delle denunce tra gli under 15 (da 1 a 2 casi), tra i 20-24enni (da 33 a 37), tra i 35-39enni (da 39 a 48), tra i 45-59enni (da 283 a 306) e tra gli over 64 (da 59 a 78) e riduzioni tra i 15-19enni (da 15 a 9), tra i 25-34enni (da 72 a 61), tra i 40-44enni (da 60 a 48) e tra i 60-64enni (da 95 a 91). Al 31 agosto di quest’anno risultano sei denunce di incidenti plurimi, per un totale di 23 decessi, sei dei quali stradali. Nei primi otto mesi del 2023 risultavano nove denunce di incidenti plurimi, per un totale di 22 decessi, di cui la metà con mezzo di trasporto coinvolto (stradali, ferroviari, ecc.).
- 16:09 - **Stellantis: mozione unitaria opposizioni, 'urgente pacchetto a supporto automotive'**
Roma, 10 ott (Adnkronos) - I leader di opposizione Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli e Carlo Calenda, hanno annunciato una mozione unitaria sull'automotive. "Il governo in questi mesi non ha avuto il coraggio di avanzare a Stellantis alcune richieste semplici e chiare. Nella nostra mozione chiediamo la predisposizione di un pacchetto di iniziative a supporto della filiera produttiva automotive", dicono tra l'altro.