“La piazza è una risposta A Salvini? Io non personalizzo. Si sta facendo del male da solo perché non capisce che se il diritto di sciopero è stato introdotto nella Costituzione vuol dire che è un diritto di ogni cittadino e ogni cittadino deve poter avere il diritto liberamente di poter aderire o non aderire. Quando metti in discussione questa cosa non fai una cosa contro il sindacato, ma contro i cittadini”. Così Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, scendendo in piazza per lo sciopero generale di fronte a migliaia di bandiere blu e rosse.

“Bisogna avere rispetto dei lavoratori e delle lavoratrici, non è mai successo nella storia della repubblica che chi fa sciopero venisse insultato. Oggi delle persone hanno deciso di pagare per stare in piazza a fare un esercizio di democrazia, e chi ha incarichi istituzionali deve avere rispetto. Questa è una risposta di democrazia a chi fa il bullo istituzionale”, gli ha fatto eco Pierpaolo Bombardieri, segretario generale Uil.

Sui trasporti “forse Salvini deve sapere che hanno fatto sciopero in Germania, in Francia, ma nessun governo ha bloccato gli scioperi “, ha aggiunto ancora Landini, evidenziando che il governo dovrebbe “ritirare la precettazione” e “iniziare ad ascoltare”. “Noi fino a quando non portiamo a casa i risultati non ci fermiamo”.

Anche sul tema del salario minimo Landini non ha intenzione di mollare: “Lo dice l’Istat che più del 60% delle famiglie di questo paese non arriva alla fine del mese e questo governo che dice che sta facendo le cose per rispondere ai problemi sul salario orario minimo dice che ne discuterà tra sei mesi ma non lo farà mai? Ora è il momento di agire, noi presenteremo piattaforme alle imprese perché, siccome vogliamo rinnovare i contratti, la questione salariale sarà al centro”.

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