L’assedio di Gaza e i bombardamenti senza sosta dell’aviazione israeliana stanno avendo effetti devastanti sulla popolazione civile che nella Striscia è composta per il 50% da bambini e minori. Dall’inizio del conflitto, denuncia l’Unicef in una nota, “quasi tutti i bambini della Striscia di Gaza sono stati esposti a eventi e traumi profondamente angoscianti, segnati da distruzione diffusa, attacchi incessanti, sfollamento e grave carenza di beni di prima necessità come cibo, acqua e medicine”. E ne sono prove le decine di video pubblicati sui social, che mostrano bambini feriti, spesso senza vita, coperti di sangue o in lacrime e sotto shock. Nel video, uno di quelli che sta circolando di più, si vede un bambino in ospedale, coperto di polvere e sangue, che trema in silenzio per la paura dopo essere stato estratto dalle macerie di un palazzo distrutto.

I numeri dell’escalation che riguardano i minori sono drammatici: “Negli ultimi 18 giorni, nella Striscia di Gaza è stato registrato un bilancio devastante per i suoi bambini, con notizie di 2.360 morti e 5.364 feriti a causa degli attacchi incessanti, ovvero, secondo le notizie, più di 400 bambini uccisi o feriti ogni giorno. Inoltre, più di 30 bambini israeliani hanno perso la vita e decine rimangono in ostaggio nella Striscia di Gaza. Questo periodo di 18 giorni rappresenta l’escalation più letale delle ostilità nella Striscia di Gaza e in Israele a cui l’Onu abbia assistito dal 2006″.

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