La mia relazione con Andrea Giambruno, durata quasi dieci anni, finisce qui“, ha annunciato Giorgia Meloni sui social. La fine di una storia d’amore che invade la scena mediatica, tra retroscena di ogni tipo, in primis perché comunicata dopo alcuni fuorionda del giornalista resi noti da “Striscia la notizia“.

Al Quirinale per il giuramento un anno fa, il 22 ottobre, Meloni era arrivata con sua figlia Ginevra e con il primo “first gentleman” della Repubblica Italiana. Abito scuro, chioma “laccata” e una piccola bandiera italiana sulla cravatta. In una fase low profile, distante anni luce dalla centralità dei mesi successivi. Il giornalista Mediaset, più giovane di lei di quattro anni, aveva abbandonato la conduzione dei Tg del Biscione parlando di “scelta condivisa con l’azienda”. Le porte di Cologno Monzese gli erano state aperte anni prima da Alfonso Signorini. Era tra gli autori del programma “Kalispera”, poi aveva macinato programmi: da “Mattino 5 a “Stasera Italia” fino a “Quinta Colonna”.

Prima una laurea in filosofia alla Cattolica e uno stage nella tv locale “Telenova“. Proprio nella trasmissione condotto da Paolo Del Debbio l’incontro con la premier: “Lei arriva trafelata e fa a Giovanna, sua storica assistente: ‘Non ho mangiato, ho una fame che svengo’. E Giovanna: ‘Ma qui c’è solo una banana’. E lei: ‘E dammi ’sta banana’. In una pausa pubblicitaria se la divora, ma alla ripresa è ancora lì con la banana in mano. Io mi precipito e gliela strappo di mano anche con una certa foga, ci mancava solo la Meloni in diretta con una banana. Non so dire, i nostri occhi si incrociano in modo strano, è stato un attimo“, ha raccontato Giambruno in un’intervista rilasciata al settimanale “Chi“. Suo giornale di riferimento, insieme al “Corriere della Sera“, alla giornalista Candida Morvillo ha concesso numerose interviste in questi mesi.

Lontano dalle elezioni e dalla sua ascesa, a febbraio 2021, leggendo la rassegna stampa a “TgCom24” si era soffermato sugli insulti del professore Giovanni Gozzini alla leader di Fratelli d’Italia, definita “vacca” e “scrofa”: “Per coloro che non lo sapessero, sono il compagno di Giorgia Meloni, la madre di mia figlia. Sono molto fiero di quello che ha fatto nella sua vita. Non mi permetto di commentare le parole del professore perché ci sono altri luoghi dove verranno commentate e sentenziate in altri termini. Mi permetto solo di dire che ci sono dei minori che leggono certe schifezze. Io spiegherò a mia figlia quanto sua madre sia valorosa e meritevole di ciò che ha fatto nella sua vita”, le parole in diretta di Giambruno prima dell’affondo: “Mi auguro, professore, ammesso che lei abbia dei figli, che i suoi di figli possano dire altrettanto dei suoi commenti misogini, indegni e vergognosi”.

Dopo l’arrivo a Chigi della compagna Meloni, la pausa dal video di Giambruno è durata pochi mesi. In quei frangenti impegnato dietro le quinte di “Diario del Giorno“, curatore delle edizioni della nuova rubrica del Tg4 in onda alle 15.30. Nel giorno dell’arresto del boss latitante Matteo Messina Denaro, il 17 gennaio 2023, il compagno della premier era apparso a sorpresa su Rete 4 alla guida della trasmissione.

“Avevo lasciato la conduzione di Studio Aperto mentre il governo s’insediava e potevo essere passibile di critiche, ma sono un giornalista, questo so fare: raccontare. Prima o poi, dovevo tornare. Tanto, pure se aprissi un bar, direbbero che lo faccio perché compagno di Giorgia. Che devo fare? Stare a casa e chiedere il reddito di cittadinanza?“, le sue parole al Corriere della Sera. Non più semplice l’alternanza, per lui un ruolo da titolare. Mediaset nei mesi scorsi aveva “soccorso” il giornalista permettendo del talk da Milano a Roma: “È un favore personale che l’azienda mi fa“, aveva ammesso il compagno della premier, Giorgia Meloni, spiegando il trasloco come “un premio non solo a me, ma tutta la squadra per aver aumentato e consolidato i dati di ascolto e aver fidelizzato il pubblico”.

Ma è nel programma quotidiano che Giambruno fornisce spunti per nuove polemiche, finisce costantemente al centro della scena. I suoi scivoloni esplodono sui social, finiscono sui giornali. Crozza realizza la sua imitazione. Si concede uno show “negazionista” sul cambiamento climatico: “Oggi è il grande giorno del grande caldo torrido e qualcuno si chiede se sia una novità che nel mese di luglio si raggiungano queste temperature. Secondo noi non è poi una grande notizia però in effetti si continua a parlarne e dibattere”. In video si spalleggia con Vittorio Feltri: “Direttore, la notizia, ammesso che tale sia, è che a luglio fa caldo e probabilmente a dicembre nevicherà – dice Giambruno sghignazzando – Ma secondo gli ambientalisti la colpa è di noi cittadini che non ci curiamo dell’ambiente”.

Rischia di far esplodere un caso internazionale, in virtù del suo ruolo, commentando le parole del ministro tedesco Karl Lauterbach che aveva predetto la fine del turismo in Sud Europa per il caldo record. “Sono 20-30 anni che in qualche modo i tedeschi ci devono spiegare come campare noi. E se non ti sta bene te ne stai a casa tua. La Merkel sta qua, lui sta sempre qua, se non ti sta bene stai a casa tua. Stai nella Foresta Nera, stai bene, no?“, aveva affermato spazientito in diretta Giambruno.

Passano i giorni, nuovi spunti. Nuove polemiche. Commentando gli stupri di Palermo e Caivano si era lasciato andare dichiarazioni che le opposizioni avevano definito di una “gravità inaudita”: “Forse dovremmo essere più protettivi nel dialogo e nel lessico. Se vai a ballare, tu hai tutto il diritto di ubriacarti – non ci deve essere nessun tipo di fraintendimento e nessun tipo di inciampo – ma se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche perché poi il lupo lo trovi”.

Così in ordine cronologico, dopo un lungo elogio alla figura di Silvio Berlusconi, Andrea Giambruno ha parlato di migranti adoperando un termine che si usa per gli animali. Nello specifico, ha definito i viaggi dei profughi una “transumanza“: dizionario alla mano, lo spostamento di animali di grossa o media taglia. Scivoloni, polemiche e poi “Striscia la notizia“. Fino alla fine della relazione, resa nota da Meloni sui social: “Le nostre strade si sono divise da tempo”. In realtà solo pochi giorni fa Giambruno parlava di nozze sempre al settimanale “Chi“: “Finché ce lo chiederanno, io e Giorgia non ci sposeremo. Lo faremo quando ci andrà. Oppure ci siamo già sposati e non l’abbiamo detto a nessuno. Questo anello un po’ vistoso che porto all’anulare? Mi piace così. Ho il cuore gitano io”.

La svolta: i fuorionda di “Striscia la notizia”. Il tg satirico si occupa del “giornalismo di Giambrunasca: una ne pensa e cento ne pesta”. Nel primo servizio si lascia andare a parolacce, toccatine alle parti intime e parole da “provolone” alla collega presente in studio: “Ma non mi rompessero il c… col ciuffo, già che ce li ho i capelli…c’ho 42 anni e qua dentro son tutti pelati. Ma non mi rompessero il c… – continua Giambruno – qui c’è gente che bestemmia in onda, si va a guardare il capello”.

Si avvicina alla collega Viviana Guglielmi: “Per me l’unico giudizio che conta è quello della Viviana. Poi guarda la bellezza di questo blu estoril” dice Giambruno riferendosi al vestito della collega. Lei risponde che in realtà è “blu Cina”, ma lui non ci sta: “No si chiama Blu estoril, Blu Cina è una roba…a me sta sul c… la Cina. Si chiama Blu estoril, una donna acculturata come te. Blu Cina no, non ti si addice: tu sei superiore”. Giambruno poi continua chiedendo alla collega come va: “Mi è dispiaciuto vederti un po’ così ieri”, spiega accarezzandola sui capelli. Poi l’affondo con la collega Viviana, che appare sempre più a disagio: “Sei una donna di un’intelligenza…ma perché non ti ho conosciuto prima? È incredibile“.

Nel secondo fuorionda la posizione del “first gentleman” peggiora: “Posso toccarmi il pacco mentre ti parlo?” chiede il giornalista probabilmente a una collega dietro le quinte. Che risponde: “Lo hai già fatto”. Poi le chiede ancora: “Tu sei fidanzata?”, e la risposta è la seguente: “Sì, te l’ho già detto stamattina, Andrea”.

Giambruno continua: “Tu sei aperturista? Come ti chiami? Ci siamo già conosciuti io e te? Dove ti ho già vista? Ero ubriaco? Come amore? Lo sai che io e … (il nome non è stato fatto) abbiamo una tresca? Lo sa tutta Mediaset, adesso lo sai anche tu, però stiamo cercando una terza partecipante perché noi facciamo le threesome, anche le foursome con…” (e anche qui il nome è stato coperto da un suono). Però, aggiunge sempre con il nome nascosto, “generalmente, va a Madrid a ciula..”.

L’inarrestabile Giambruno dice ancora: “Tu entrerai a far parte del nostro gruppo di lavoro?”. Quando la voce femminile dice di sì lui dice: “Ma devi darci qualcosa in cambio”, “la mia competenza?” domanda la giornalista. E lui: “Sì noi facciamo le foursome”. Lei chiede: “C’è un test attitudinale?”, la risposta del giornalista: “Sì, si scopa”. Poche ore dopo Meloni sceglie i social per la comunicazione: è finita. La rottura ora è definitiva.

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