Il ministero della Giustizia ha avviato l’accertamento preliminare nei confronti della magistrata Iolanda Apostolico, il giudice del Tribunale di Catania che non ha convalidato il trattenimento nel centro per richiedenti asilo di Pozzallo di migranti tunisini sbarcati a Lampedusa. Secondo quanto riporta l’Adnkronos l’accertamento è stato disposto dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, attraverso l’Ufficio ispettivo. La giudice è al centro di una polemica per la partecipazione nel 2018 a una manifestazione pro migranti e per la pubblicazione di video in cui si vede protestare.

Proprio ieri la giudice Apostolico non ha convalidato il trattenimento di altri quattro tunisini, sbarcati in Sicilia, nel centro per richiedenti asilo di Pozzallo disposti dal questore di Ragusa. È il secondo provvedimento del magistrato al centro delle polemiche dopo la pubblicazione di un video in cui era stata filmata, ad agosto 2018, durante una protesta contro la decisione dell’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini, di non far sbarcare in porto 150 profughi. Nel frattempo, i primi quattro migranti liberati con il provvedimento del giudice Apostolico si sono visti rigettare la richiesta d’asilo. Domenica scorsa un altro giudice di Catania, Rosario Cupri, non aveva convalidato sei trattenimenti. “A seguito di 4 interrogazioni parlamentari, essendo doveroso rispondere, ho dato mandato alle articolazioni competenti del ministero di acquisire articoli di stampa e pubblicazioni sui social media relativi alla giudice di Catania, Iolanda Apostolico. Non si tratta di un accertamento ispettivo né tanto meno dell’avvio di un’azione disciplinare” ha spiegato il ministro Nordio.

“Nessuno dei miei clienti è irreperibile. So anche in quali città si trovano. Dopo la mancata convalida dei trattenimenti disposti a loro carico hanno avuto un permesso di soggiorno provvisorio e hanno lasciato il cpr di Pozzallo eleggendo domicilio presso il mio studio” ha spiegato l’avvocata Emanuela Lo Faro a proposito della notizia che i 4 migranti Tunisini rimessi in libertà dalla giudice catanese Apostolico sarebbero irreperibili. “Ho appreso dai giornali che la Commissione ha negato loro l’asilo, ma a me non è stato notificato nulla nonostante la questura di Ragusa sapesse che avevano eletto domicilio presso di me. Forse hanno notificato la decisione all’hotspot, ma loro erano andati già via”, ha aggiunto. Lo Faro ha precisato di sapere che i suoi assistiti sono tra Ragusa, Lucca e Padova, alcuni da familiari. Uno è anche andato in ospedale. “Chi scappa si fa fare certificati in ospedale ?” si chiede la legale che impugnerà la decisione della commissione davanti alla stessa sezione del tribunale che ha negato la convalida ai trattenimenti.

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