Hanno anticipato la fine del primo turno o non si sono presentati all’inizio di quello successivo per le temperature altissime in alcuni reparti produttivi. E’ l’iniziativa presa da qualche centinaio di operai dello stabilimento Electrolux di Susegana, in provincia di Treviso. È stato reso noto dalle Rappresentazioni sindacali unitarie, che hanno spiegato come di fronte alla richiesta di sospensione dell’attività lavorativa nelle ore più calde della giornata del 23 agosto, la direzione aziendale abbia dato un parere negativo.

Come ricorda La Stampa, i rappresentanti della sicurezza possono decretare l’esistenza di condizioni di lavoro giudicate impraticabili cosa che, su base volontaria, permette ai lavoratori di ridurre i propri turni di lavoro. Come riferiscono le Rsu, il termometro in alcuni reparti specifici dell’azienda è arrivato a toccare i 34 gradi di temperatura e le condizioni sono particolarmente aggravate dalle elevate concentrazioni di umidità, oltre che dal fatto che le linee di montaggio vincolano rigidamente gli operatori a rimanere sul posto impedendo pause anche di pochi secondi per poter bere o raffrescarsi il volto con l’acqua.

Nella mattinata del 23 agosto, i responsabili per la sicurezza dei lavoratori dello stabilimento trevigiano avevano incontrato la direzione aziendale per chiedere la possibilità di evitare le ultime tre ore del turno mattutino (dalle 13 alle 16), ma l’azienda si è opposta limitandosi, come tutti gli anni, solo a fornire durante la pausa pranzo integratori a base di sali minerali e porzioni di anguria.

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