La traccia dell’indirizzo tecnico – grafico degli istituti tecnici proposta dal Ministero riguarda la campagna pubblicitaria di un prodotto per celiaci. “Si tratta di uno scritto fattibile – ci spiegano i docenti in contatto con il nostro giornale direttamente dal fronte – anche se con qualche incongruenza tra le richieste della prima parte e quelle finali”. Nel testo si chiede al candidato di studiare, progettare e realizzare l’immagine visiva e la comunicazione pubblicitaria di un’azienda scegliendo tra il packaging; un sito o un banner. Oltre a questo i ragazzi devono prevedere la fase di consegna. Agli studenti vengono posti alcuni quesiti nella parte finale: cosa si intende per format pubblicitario, quali sono i format usati in pubblicità; cosa significa nel marketing, l’acronimo SWOT spiegando nello specifico i termini che lo compongono; cos’è il tracciato fustella e una gabbia modulare. I ragazzi stanno svolgendo la prova con serenità, sembra non esserci alcun problema perché si tratta di una progettualità che affrontano in classe nel corso dell’ultimo anno.

All’istituto tecnico con indirizzo amministrazione, finanza e marketing la proposta è concentrata su una società che al fine di migliorare la propria reputazione e rafforzare l’immagine aziendale e mostrarsi consapevole e responsabile nei confronti dell’ambiente, integra la relazione sulla gestione con una Dichiarazione non finanziaria: ai ragazzi è stato proposto di realizzare lo stato patrimoniale e il conto economico in vista di azioni concrete sulla sostenibilità. Ad economia aziendale la traccia invita i candidati dell’Itaf a redigere un bilancio con dati in parte spiegati nella consegna ma in parte da inventare; mentre all’indirizzo economico sociale si parla di globalizzazione.

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