Una foto che ritrae due papà con loro figlio usata per promuovere una campagna contro la gestazione per altri. Dopo sette anni di battaglia legale, Fratelli d’Italia è stata condannata dal Tribunale di Roma a risarcire la coppia raffigurata per “il disagio per la diffusione di una immagine rivelatrice della loro intimità, la riprovazione espressa pubblicamente nei riguardi del loro stile di vita e della loro condizione familiare, il timore di essere oggetto di attenzione indesiderata nel caso si fossero recati in Italia”.

La vicenda risale al 2016 quando il partito guidato da Giorgia Meloni realizza una campagna contro le unioni civili, accanendosi in particolare contro la gestazione per altri. E a questo scopo utilizzano un’immagine con una coppia canadese in sala parto con il loro neonato. Un’immagine scattata nel 2014, che ritrae l’istante della nascita del piccolo Milo, l’emozione dei suoi due papà Frank e Rosario BJ Barone e la donna che ha appena partorito. La foto, coperta da copyright, pochi giorni dopo viene pubblicata sull’account professionale dell’autrice, la fotografa Lindsay Foster, accompagnata da una nota che sottolineava il rapporto di profondo amore e rispetto fra i padri e la donna gestante. Due anni dopo Fratelli d’Italia prende proprio quell’immagine, senza alcuna autorizzazione, per realizzare la propria campagna politica. Da qui la decisione della coppia di rivolgersi agli avvocati Cathy La Torre e Michele Giarratano, da sempre impegnati nella difesa dei diritti lgbt.

“Questa sentenza non è rivolta soltanto al partito di Fratelli d’Italia – è il commento La Torre – ma a chiunque nel mondo della politica utilizza le vite altrui a volte calpestandone la dignità o arrecandogli danni morali o alla loro reputazione o alla loro vita. Si faccia politica, ma non sul corpo e sulle vite delle persone”. Giarratano ricorda che la sentenza arriva proprio nei giorni in cui alla Camera si discute “la proposta di legge proposta dal deputato FdI Varchi per punire penalmente la gestazione per altri anche quando effettuata all’estero”. Si tratta quindi di “un segnale importante alla politica, un invito a fermarsi e mettere davvero al centro i bambini e le bambine, le famiglie e l’amore con cui vengono create”.

Secondo la giudice Cecilia Pratesi come Frank e Rosario BJ Barone sono “stati destinatari di una illecita intromissione nella propria sfera personale, che ha leso il loro diritto alla tutela dell’immagine e della riservatezza, esponendo – senza il loro consenso – alla pubblica visione un momento di intimità familiare accompagnato dalla formulazione di un giudizio negativo”.

Una foto d’amore usata per odiare” hanno detto Frank e Rosario BJ Barone dopo la sentenza. La coppia ha diffuso un video per ringraziare i due avvocati che hanno deciso di occuparsi della vicenda pro bono, senza percepire alcun compenso. Le spese vive del procedimento sono state sostenute da Gay Lex attraverso una campagna di donazioni spontanee all’associazione.

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