“Visto che ha detto che andava in vacanza, io spero che possa non tornare più in Italia”: non ha usato giri di parole Antonio Cassano per attaccare nuovamente José Mourinho. Per l’ex calciatore, il tecnico della Roma è l’unico colpevole di quanto accaduto dopo Siviglia-Roma, la finale di Europa League persa dai giallorossi. Il riferimento è all’aggressione verbale dei tifosi nei confronti dell’arbitro Taylor, incontrato casualmente in aeroporto all’indomani della sfida. “Tutto quello che è successo dopo Siviglia-Roma è colpa di una sola persona, l’allenatore della Roma – ha detto Cassano alla Bobo Tv – E faccio nomi e cognomi, José Mourinho. Si deve vergognare, non ha accettato la sconfitta. E se i tifosi vedono i suoi comportamenti – ha aggiunto l’ex talento di Bari Vecchia – poi si sentono autorizzati a fare lo stesso e arrivano a quello che è successo all’aeroporto, con la figlia e la moglie dell’arbitro Taylor terrorizzate”. Poi l’auspicio dell’ex fantasista: “Visto che ha detto che andava in vacanza, io spero che possa non tornare più in Italia. È uno schifo, in questi due anni abbiamo visto solo risse, ha rovinato l’immagine della Roma. Che se ne tornasse in Portogallo e non tornasse più”.
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“Mourinho si deve vergognare. Spero che non torni più in Italia”: l’ultimo affondo di Cassano
- 15:35 - C.sinistra: Schlein, 'non perdiamo tempo in polemiche con altri'
Roma, 14 dic. Adnkronos) - "Non perdiamo tempo nelle polemiche con gli altri anche quando ci chiamano direttamente in causa. Non pensate che io non veda o legga delle cose, ma ogni volta che noi rispondiamo, sottraiamo spazio alle nostre battaglie su problemi concreti delle persone e facciamo il gioco della destra. Questa è la nostra bussola". Così Elly Schlein all'assemblea nazionale del Pd.
- 15:33 - Sanità, Papa: "Si emargina la sofferenza perché fa paura ma saremo esaminati sull'amore"
Città del Vaticano, 14 dic. (Adnkronos Salute) - "Si emargina la sofferenza perché fa paura e ostacola i progetti". Il Papa, ricevendo in udienza l'Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma (Ail) in occasione del suo 55esimo anniversario, denuncia ancora una volta la cultura dello scarto. "La malattia spesso fa precipitare la persona e la sua famiglia nel buio del dolore e dell'angoscia, generando solitudine e chiusura. A livello sociale è spesso percepita come una sconfitta, qualcosa da nascondere, eliminare: si scartano i malati in nome dell'efficienza e della forza", osserva.
"La logica del dono - osserva ancora - è il principale antidoto alla cultura dello scarto. Ogni volta che si dona, la cultura dello scarto viene indebolita, anzi annullata; e il consumismo, che apparentemente vorrebbe impossessarsi anche delle nostre vite, viene sconfitto da questa logica virtuosa. Il primo a donarsi è Dio stesso, nel suo amore creatore; è Gesù, nella sua Incarnazione. Tra pochi giorni sarà Natale: guardiamo a quel Bimbo donato al mondo perché tutti possiamo essere salvati. Traiamo forza dalla sua fragilità, conforto dal suo pianto, coraggio dalla sua tenerezza. Ecco di nuovo la parola tenerezza: non dimenticatela!".
Quindi il Pontefice si sofferma sull'importanza di non rimanere chiusi nel proprio orticello: "E' l'impegno di non coltivare solo i propri interessi, ma di animare il territorio, di essere segno tangibile, presenza visibile, mai invadente. Nella piazza si manifesta la volontà di stare con la gente, di condividere il dolore, di essere buoni samaritani. Questo è un dono che fate a tutta la società. Siete visibili, ma non per voi stessi, per le persone che ne hanno bisogno. E così contribuite a sostenere la ricerca scientifica, ad aumentare la conoscenza che fa parte della migliore tradizione sanitaria italiana, e ad assicurare l'attenzione alle persone che hanno bisogno di sentirsi accompagnate nella terapia". Bergoglio ricorda che oggi la Chiesa celebra San Giovanni della Croce, "grande mistico, che ricordava: 'alla sera della vita saremo esaminati sull'amore'. Grazie per l'amore e la speranza che donate!".
"Rimettere al centro il malato. In altre culture si eliminano i malati, si eliminano, e questo è brutto, è brutto. La vostra - ha detto Bergoglio - è una testimonianza di solidarietà e di vicinanza, ancora più importante in un questo mondo segnato dall'individualismo. Siete un tassello della costruzione di due speranze: speranza della cura, sempre, e speranza della terapia, nelle modalità più aggiornate".
Parlando a braccio, il Papa ha ricordato una domanda a lui posta, dove gli si chiedeva quale fosse 'la caratteristica di una certa associazione troppo individualistica', "e io ho detto: 'No, no la caratteristica non la conosco, ma so quale sia il suo motto. Quale? 'Al centro io, me, con me e per me'". Le storie dei malati e le relazioni - ha osservato ancora il Santo Padre - possono dare "senso al dolore e dare risposta ai tanti 'perché'", dissipando il "buio del dolore e dell'angoscia" che spesso genera "solitudine e chiusura".
- 15:07 - Tumori: Brusutti (Ail Padova), 'il volontario cura tutta la persona, non solo la sua malattia'
Roma, 14 dic. (Adnkronos Salute) - "Oggi noi parliamo e viviamo del Vangelo, questa è la grande emozione. I volontari sono l'occhio e la mano di Dio, quella mano che sostiene, che aiuta silenziosamente. Il Signore guardava, faceva miracoli e guariva. Possiamo dire che un volontario guarda nel profondo della persona, perché noi curiamo tutta la persona, non solo la malattia in sé. Viste oggettivamente, il tumore e qualsiasi leucemia sono malattie gravissime, ma le cose importanti sono soprattutto curare la persona, vivere l'esperienza. Il malato non deve essere lasciato solo, deve essere accompagnato. E questo che noi facciamo oggi: è la speranza del Vangelo che diventa carne". Queste le parole di Marco Eugenio Brusutti, presidente Ail Padova durante l'udienza da Papa Francesco in occasione dei 55 anni di attività dell'Ail, questa mattina nell’Aula Paolo VI della Città del Vaticano.
- 15:02 - Tumori, Toro (Ail): "+70% malattie leucemiche curate ma c'è ancora molto da fare"
Roma, 14 dic. (Adnkronos Salute) - "Le malattie leucemiche oggi vengono curate in maniera molto positiva, oltre il 70% vengono risolte, però c'è ancora tantissimo da fare e per tale motivo speriamo che questa giornata sia di grande auspicio per dare la forza a tutta la nostra comunità di andare avanti e di spenderci sempre di più per migliorare la qualità della vita dei malati e aiutare la ricerca". Lo ha detto Giuseppe Toro, presidente nazionale Ail, durante l'udienza con il Santo Padre in occasione dei 55 anni di attività dell'Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma, questa mattina presso l'Aula Paolo VI della Città del Vaticano.
"La nostra missione - ha sottolineato Toro - ha alla base due punti fondamentali: la fratellanza, l'attenzione agli altri, prendersi cura e poi l'attenzione al creato, che è fondamentale. Purtroppo dai danni che noi facciamo al nostro mondo derivano tantissime malattie. Bisogna seguire le indicazioni del Santo Padre e lavorare sull'ambiente in maniera molto seria. Siamo onorati di questa occasione che ci dà Papa Francesco di festeggiare i nostri 55 anni in una maniera così importante, piena di spiritualità e di calore e di concretizzare questo nostro impegno che è soprattutto proiettato al futuro".
- 14:37 - Governo: Schlein, 'conflitto istituzionale mai visto, delegittima potere giudiziario'
Roma, 14 dic (Adnkronos) - "Questo governo porta un conflitto istituzionale mai visto prima tra poteri dello Stato e continua a delegittimare il potere giudiziario. Noi non conosciamo le ragioni delle dimissioni della giudice Apostolico ma se fosse in minima parte per gli attacchi da parte della maggioranza e del governo sarebbe un precedente gravissimo, non accettabile". Lo ha detto Elly Schlein alla Assemblea del Pd.
"Noi non ci rassegneremo a uno scontro istituzionale che fa male al Paese come succede nei Paesi in cui i miliardari decidono quali giudici devono fare il loro lavoro e quali altri devono andare via, magari perchè dà fastidio che la legge sia uguale per tutti", ha aggiunto la segretaria dem.
- 14:17 - C.sinistra: Boccia, 'serve un federatore? Serve vincere le elezioni'
Roma, 14 dic. (Adnkronos) - "Noi siamo testardamente unitari, il percorso non cambia di un millimetro. L'avversario è la destra. La piattaforma oggi rappresentata dalla segretaria in assemblea è profondamente alternativa ad un'idea di società che la destra ogni giorno ci sta rappresentando. Ad Atreju c'è un'idea d'Italia ai margini dell'Europa condizionata dalle paure e da un fossato sociale che viene aperto ogni giorno". Lo dice Francesco Boccia, capogruppo Pd al Senato, a margine dell'assemblea nazionale dem.
"E' molto difficile costruire una convivenza tra identità diverse, ma è molto più sfidante perché è quello che ci chiedono oggi le nuove generazioni. Battersi per la difesa del pianeta, battersi per una economia moderna, battersi per i diritti a partire da quelli economici, quelli civili e quelli sociali è il dovere di una sinistra moderna europea. Parlare di politicismi da politicanti è una cosa che non è mai appartenuta alla segretaria. L'alleanza si fa nel paese, quando siamo uniti vinciamo le elezioni". Serve un federatore? "Serve vincere le elezioni, serve essere credibili. E si è credibili quando la società ti riconosce un ruolo".
- 14:08 - Manovra: Schlein, 'aumentano stipendi ministri e bloccano salario minimo, le priorità del governo'
Roma, 14 dic (Adnkronos) - "Mentre con una mano aumentano gli stipendi ai ministri, con l'altra bloccano il salario minimo. Che non si dica che questo governo non sa scegliere le priorità". Lo ha detto Elly Schlein alla Assemblea del Pd.