Domenica 4 giugno è in programma uno sciopero degli aerei, che potrebbe causare cancellazioni o ritardi dei voli. La protesta era stata originariamente prevista per il 19 maggio ma è stata poi posticipata in seguito alla situazione drammatica dell’alluvione in Emilia- Romagna. Ad indire lo sciopero i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo, che chiedono “salari dignitosi e tutele per una migliore qualità della vita e stop alla concorrenza pagata con il sudore e la vita dei lavoratori e delle lavoratrici dell’handling”. Una situazione “inaccettabile”, contestano le sigle sindacali, che auspicano l’arrivo di un “rinnovo contrattuale che restituisca potere d’acquisto ai salari e dignità alle migliaia di lavoratrici e lavoratori degli aeroporti italiani che affrontano ogni giorno con professionalità e serietà il proprio lavoro, in condizioni assolutamente inadeguate e con stipendi insufficienti“.

Nella protesta saranno coinvolti, oltre ai lavoratori delle imprese di handling, anche il personale del comparto aereo, aeroportuale e indotto aeroporti (dalle 00:01 alle ore 23:59), il personale di terra della compagnia Emirates ( dalle ore 12 alle ore 16), il personale di Vueling Airlines (dalle 00.01 alle ore 24), il personale di terra della compagnia American Airlines (dalle 12 alle ore 16) e il personale di condotta di Volotea (24 ore).

Sempre domenica 4 giugno sono in programma anche scioperi locali proclamati dal sindacato Cobas, uno presso il Centro di controllo d’area di Roma e una presso il Centro di controllo d’area di Milano, dalle ore 13 alle 17. Diverse compagnie aeree hanno già cancellato alcuni voli coinvolti nell’agitazione: tutti i voli garantiti, da e per l’Italia, sono invece stati pubblicati sul sito dell’Enac (QUI), l’Ente nazionale di aviazione. Non saranno coinvolti i voli di Stato, militari, di emergenza, sanitari, umanitari e di soccorso, insieme a quelli, inclusi i voli charter, previsti in partenza nelle fasce orarie 7-10 e 18-21. Opereranno normalmente anche tutti i voli charter da e per le isole autorizzati o notificati prima della proclamazione dello sciopero.

ItaliaRimborso ha stimato che potrebbero essere oltre 230mila gli italiani a subire disservizi, che eventualmente avranno diritto solo al rimborso delle spese della tratta, previa presentazione di scontrini e/o fatture. “Il viaggiatore, qualora non riprotetto dal vettore aereo con un nuovo volo, può sicuramente sostituirsi all’assistenza della compagnia aerea e sostenere tutte le spese per raggiungere la meta prefissata– ha chiarito Felice D’Angelo, CEO di ItaliaRimborso –. In questo caso sarà poi possibile avviare un reclamo di rimborso spese, rivolgendosi direttamente al vettore aereo o ad una claim company”.

Articolo Precedente

Da Torino a Parigi, la protesta in trasferta contro Stellantis: “Tagli e condizioni invivibili. Se Tavares non viene dagli operai, andiamo noi da lui”

next
Articolo Successivo

Telecomunicazioni al primo sciopero unitario: 20mila posti a rischio. “Concorrenza sfrenata, miopia della politica. E’ il punto di rottura”

next