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Federica Pellegrini e il triangolo con Luca Marin e Filippo Magnini: “Quando Luca ci scoprì urlò ‘vi ammazzo!’ Ma io dissi: ‘Posso sc***re con chi voglio'”

Sono molte le vicende della vita che la "Divina" narra nel suo libro autobiografico "Oro" uscito in tutte le librerie, tra cui anche i retroscena piccanti del suo triangolo amoroso

di F. Q.

Martedì 16 maggio in tutte le librerie è uscito “Oro”, l’autobiografia della campionessa di nuoto Federica Pellegrini. Nel libro, per la prima volta, vengono rivelati i retroscena piccanti del triangolo amoroso tra lei e i due compagni di squadra, Luca Marin e Filippo Magnini, che nel 2011 ha fatto precipitare nel caos il ritiro della nazionale impegnata nei Mondiali di nuoto a Shanghai.

La storia comincia con il racconto delle settimane prima del torneo: “Luca ha cominciato a stare male, a non mangiare e a dimagrire tantissimo. Era sospettoso, inquieto. E non aveva torto. Sul momento mi aveva chiesto se c’era un altro e io avevo negato”. Prima della partenza la relazione tra Federica e Luca finisce ma della storia appena nata con Filippo nessuno ancora sa niente. La sera successiva all’arrivo a Shanghai la nuotatrice decide di voler andare nella camera del suo amante ma per farlo deve passare per forza davanti alla porta del suo ex. Mai si sarebbe immaginata che Luca si sarebbe appostato dallo spioncino della porta in attesa di una prova sul suo tradimento. Appena la vede spalanca la porta e a gran voce grida: “Dove stai andando?”. Marin vuole spiegazioni sincere ma lei abbozza la scusa di essere al telefono con sua mamma: bugia che da lì a due giorni sarebbe stata scoperta.

Due sere più tardi, infatti: “Apro la porta, esco dalla camera, mi guardo in giro: via libera. Raggiungo la stanza di Filippo, ma sul più bello sentiamo picchiare selvaggiamente contro la porta: ‘Ho sentito tutto, uscite fuori o vi ammazzo!’ Io e Filippo non apriamo. Luca è fuori di sé, sarebbe finita a botte“. Per evitare il peggio, la coppia “clandestina” opta per chiamare i dirigenti della nazionale di nuoto, i quali invitano la Pellegrini a fare pace con lui vista la convivenza obbligatoria ancora per molto tempo. Ma la riappacificazione non va come prevista: “Scendo nella hall, sono tranquilla, non mi importa niente, non ho fatto niente di male, sono solo affari miei. Luca urla ‘ti rendi conto di quello che fai? Che io sto male?’ ‘Scusa, gli rispondo io, ci siamo lasciati due giorni fa quindi posso fare quello che mi pare’. Più esattamente, dico di fronte ai dirigenti della Federazione, ‘posso sc***re con chi voglio’

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