Il gruppo Amazon ha respinto la richiesta di un’azionista di fornire maggiori informazioni sulle emissioni di gas serra da parte del gruppo. Il socio ha sottoposto la richiesta in vista dell’assemblea che si terrà il prossimo 24 maggio, replicando che i dati forniti su questo argomento sono già adeguati agli standard richiesti al settore su base volontaria. Come rileva il commentatore di Bloomberg Andrew Ramones, Amazon omette però di specificare che finanzia l’organizzazione che di fatto stabilisce quali devono essere questi standard: Il Greenhouse Gas Protocol. Il Protocollo sui gas serra, finanziato anche da aziende come Alphabet (Google) e Meta (Facebook), Ikea, Ups e il Bezos Earth Fund del fondatore di Amazon, fissa di fatto le regole per la diffusione di informazioni aziendali attinenti alla sostenibilità e anche quelle che sono le rendicontazioni chieste dalla Securities and Exchange Commission, l’autorità di controllo dei mercati statunitensi.

Solo lo scorso marzo il Fondo creato da Jeff Bezos nel 2020, ha donato al Greenhouse Gas Protocol 9 milioni di dollari. Amazon non ha voluto commentare. Nel 2021 il gruppo ha emesso per le sue attività una quantità di Co2 equivalente a quella di un paese come la Cambogia. Nel 2021 (ultimo dato ufficiale comunicato) le sue emissioni erano più alte rispetto al 2019 del 40% anche per effetto della forte crescita delle consegne di merce a domicilio conseguente alla pandemia.

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