Il day after della promulgazione della riforma delle pensioni da parte del presidente francese Emmanuel Macron è all’insegna delle proteste sia verbali che fattuali in Francia. In particolare nel capoluogo della Bretagna, a Rennes, le recriminazioni hanno lasciato il segno alle manifestazioni contro la riforma. Nella città, dove venerdì era stato incendiato il portone di un commissariato, sabato la situazione è degenerata a metà pomeriggio e la polizia ha dato ordine di disperdere il corteo. Gli agenti hanno effettuato cariche e fatto uso di lacrimogeni contro i manifestanti che hanno lanciato oggetti, sassi e perfino “escrementi” contro di loro, stando al sito locale di notizie Actu Rennes. L’ordine di dispersione è stato dato dopo ripetuti atti vandalici in coda al corteo e dopo che un’auto è stata incendiata.

Nuove mobilitazioni sono già in programma per il 20 e 28 aprile. Lo ha detto il sindacato Cgt in un appello che chiede “di portare avanti la mobilitazione in tutte le sue forme pacifiche” e indica che “i tempi forti” di queste mobilitazioni saranno appunto il 20 e 28 aprile.

I sindacati avevano già invitato a partecipare a una giornata di mobilitazione di massa il primo maggio. La reazione alla promulgazione immediata della legge di riforma delle pensioni da parte del presidente era stata immediata: Macron è stato accusato di “violento disprezzo da una parte per la popolazione, dall’altra per le organizzazioni sindacali”, ha dichiarato sabato la segretaria generale della Cgt Sophie Binet su Franceinfo. “Che sia notte o che sia giorno, questa riforma è ingiusta! La saggezza democratica esigeva di non promulgarla e di rinnovare il dialogo. Fin dall’inizio, il disprezzo mostrato ai lavoratori è stato costante. Ma la loro dignità in strada è più forte. Appuntamento al primo maggio”, ha commentato su Twitter Laurent Berger, segretario generale di Cfdt.

Dal canto suo Macron si rivolgerà in tv ai francesi lunedì sera, secondo BFM TV si tratterà di un discorso preregistrato che verrà trasmesso dalle principali emittenti televisive alle 20. Secondo un sondaggio dell’osservatorio Toluna Harris Interactive per Rtl e Aef Info, il 66% dei cittadini francesi sostiene la prosecuzione della mobilitazione da parte dei sindacati contro la riforma. Il 71% degli intervistati si dichiara contrario alla legge.

Articolo Precedente

Qatargate, scarcerato anche l’eurodeputato belga Marc Tarabella: rimarrà in libertà vigilata con braccialetto elettronico

next
Articolo Successivo

Muri alle frontiere contro i migranti, il presidente Ppe Weber: “Dovrebbero essere un’eccezione, ma bisogna essere pronti”

next