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A Bruxelles ricordano Rocco Chinnici, io voglio farvi leggere le intercettazioni di Riina su di lui

A Bruxelles ricordano Rocco Chinnici, io voglio farvi leggere le intercettazioni di Riina su di lui
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Il 12 aprile a Bruxelles, nello Spazio Menuhin del Parlamento Europeo, verrà ricordato il magistrato Rocco Chinnici. Il dottor Rocco Chinnici fu assassinato – con autobomba – a Palermo il 29 luglio 1983. Insieme al magistrato, perirono il maresciallo dei carabinieri Mario Trapassi, l’appuntato Salvatore Bartolotta e il portiere dello stabile, dove abitava, Chinnici, Stefano Li Sacchi. Si salvò l’autista Giovanni Paparcuri.

Vorrei ricordare un passo delle intercettazioni tra Salvatore Riina e il detenuto Lo Russo. Come noto, entrambi usufruivano dell’ora d’aria nel carcere di Opera e, quindi, avevano l’opportunità di trascorrere del tempo insieme. Il 10 settembre del 2013, i miei colleghi del Centro Operativo DIA di Palermo intercettano una conversazione tra Riina e Lo Russo. Il Riina si lascia andare a delle confidenze e fa dei riferimenti ben articolati, che a parere del sottoscritto, sono riferiti alla strage di Chinnici. Infatti, il Riina dà molti dettagli, come si evince dalle trascrizioni che seguono.

***

RIINA: e va bè hanno bisogno… hanno bisogno di salire nei… nei palazzi ed io… (gesticola alza e abbassa il braccio più volte)

LORUSSO: eh (ride ndr)

RIINA: (ride ndr) eh figuratevi che questo palazzo si vede bene, salite, salite! minchia poi… poi basta che ci mettevano la macchina là sopra, dall’altro lato, la mettevano là davanti, la mettevano davanti, davanti il portone dove si entra ”fiuuu” (fischetta e gesticola alzando il braccio in alto) se ne saliva là e poi scendeva, ah che fa sali e scendi fanno!

LORUSSO: ihh (ride ndr)

RIINA: eh disgraziato ti ci fanno andare! […] “vieni qua, vieni qua, vieni qua, perché mi cercavamo a me… all’epoca ci abitava… scappi esci… [incomprensibile] finiscila che qua… [incomprensibile]

LORUSSO: ih ih (ride ndr)

RIINA: [incomprensibile] “prendi e scappa, scappa subito” gli ho detto… [incomprensibile]a casa

LORUSSO: eh eh

RIINA: “sei contento ora sei contento” gli ho detto! “Sì sono contento, si!” Gli ho detto: “si può fare, si può fare! Mettiti a preparare, preparate un camion! (ride ndr)” Gli ho detto: “Nino preparate un camion, gli metti un poco di… bidoni sopra… con la scusa di andare a lavorare, poi mettete un poco di cemento… e con una mano sottacqua [gesticola con la mano… incomprensibile]

LORUSSO: uh uh

RIINA: [incomprensibile] minchia (gesticola alza il braccio in alto e ruota la mano ndr) ho salutato a tutti… [incomprensibile] minchia! Anche loro stessi Nino, i picciotti, tutti, perché poi ne parlavano: “porco Dio come è che lui è così spettacolare queste cose li fa a misura, gli… gli… gli vengono come dice lui!”. Però io ci combattevo, tre giorni, quattro giorni la macchina messa là, andavo a cambiare il posteggio

LORUSSO: eh eh

RIINA: perché…

LORUSSO: certo perché bisognava prendere il posto

RIINA: perché… perché se lei pensa che il posteggio lo trova quando poi ci arriva, non lo trova!

LORUSSO: non lo trova, certo, bisogna prevedere

RIINA: Ecco perché uno ci deve lavorare nelle cose!

LORUSSO: eh bisogna tenere il posto occupato

RIINA: quando io dico, quando io dico che uno deve lavorare! deve lavorare perché deve capire che se ti serve un posto vicino alla portineria, lo devi lavorare, lo devi cercare, ci devi “combattere” (perdere tempo ndr) te lo prendi, te lo prendi e te lo conservi, metti la macchina

LORUSSO: sono d’accordo metterla lì, metterla lì…

RIINA: [incomprensibile] esci con una macchina e ci metti quella, e poi vai a trovarlo, vai a cercarlo… come quello che venne solo dall’Albania… vallo a trovare un esperto come questo [incomprensibile]

LO RUSSO: [incomprensibile] domiciliari qua a Palermo

RIINA: ai domiciliari a Palermo … ci vuole fortuna… [omissis]

***

Come si vede, Riina fa un riferimento importante, ovvero ad un albanese, che definisce “esperto”. Fa riferimento a “palazzi alti” (il civico 59 e dintorni di via Pipitone, dove avvenne l’attentato, è composto da alti condomini). Fa riferimento alla “portineria” e fa un nome “Nino” che guarda caso un tale Nino viene condannato per la strage. Eppoi, c’è il riferimento alla macchina da “mettere vicino alla portineria.

Alla fine, lo stesso Riina, dice “ai domiciliari a Palermo”, riferendosi all’albanese. Non sono a conoscenza dell’esito delle indagini, non so se “l’albanese” sia stato identificato. Ma rilevo analogie tra le stragi di Chinnici e Borsellino, a cominciare dallo stesso modello di auto usata per i due attentati, anche se ad operare sembra che siano stati due gruppi mafiosi diversi. E se “l’esperto” fosse uno solo, magari quello visto nel garage da Gaspare Spatuzza?

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