L’onda lunga dello scandalo mazzette che ha travolto l’Unione europea colpisce anche la Commissione. A dimettersi, questa volta, è direttore generale della Direzione Trasporti della Commissione europea, l’estone Henrik Hololei. Il funzionario era finito al centro di un’indagine interna per un possibile conflitto d’interessi legato a diverse missioni in Qatar effettuate nel periodo tra il 2015 e il 2021: nove viaggi in business tutti pagati dall’emirato del Golfo.

Il suo caso è finito al centro delle verifiche degli organi Ue circa un mese fa, quando si è deciso di fare chiarezza sulle sue missioni nel Paese mediorientale. E a sollevare ulteriori dubbi c’è il fatto che in sei occasioni i viaggi sono avvenuti mentre l’Unione europea era impegnata a negoziare un accordo nel settore dell’aviazione civile con l’Emiro. Intesa che ha consentito alla compagnia di bandiera Qatar Airways di ottenere i diritti di atterraggio nella maggior parte delle destinazioni continentali.

Interpellati a più riprese sul possibile conflitto di interessi del funzionario, i portavoce Ue avevano sempre replicato che le missioni erano state “autorizzate e condotte in linea con le regole”. In seguito la Commissione ha comunque deciso di rendere più stringenti le procedure di autorizzazione dei viaggi del suo personale pagati da parti terze, in particolare dopo aver scoperto che era stato lo stesso Hololei a dare il via libera alle proprie missioni, come previsto dal quadro normativo del momento.

Oggi, però, il funzionario ha deciso di lasciare il suo posto e, “su sua richiesta, è stato nominato oggi dal collegio dei commissari Ue consigliere politico per la Direzione dei Partenariati internazionali”.

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