di Alessandro

Città Alta e la carica dei 340mila! Evviva, dobbiamo essere tutti contenti per il numero dei visitatori che hanno letteralmente invaso Città Alta negli ultimi giorni. Il successo di pubblico premia lo sforzo degli organizzatori, le aspettative dei politici, le tasche dei commercianti, Atb, l’indotto etc. Tutti i mezzi di comunicazione ne hanno esaltato il risultato. Bene, benissimo! Ma i residenti del borgo e dei colli che cosa ne pensano? Nessuno ne ha chiesto il parere, né preventivamente (ci siamo abituati), né tantomeno dopo. Nessuna tv, né testata giornalistica si è attivata per sapere quale umore percorre le vie del borgo storico.

Quali effetti questa invasione ha avuto su chi Città Alta la vive costantemente, quali criticità ha provocato questa marea umana continua e incessante per dieci lunghi giorni e notti? Che cosa ci riservano le manifestazioni programmate sempre in Città Alta per il prossimo futuro? Non si può decentrare in altre zone della città meno frequentate e altrettanto interessanti da scoprire per rivitalizzarle e renderle più sicure? Ecco perciò che, in qualità di residente in una delle piazze più frequentate e affollate, posso e ho il diritto di esprimere che cosa dobbiamo ormai sistematicamente vedere, subire e sopportare noi “privilegiati” che abitiamo, ahinoi, a Bergamo Alta. Probabilmente così si capirà perché sempre più abitanti scappano da qui e non vogliono più viverci (o meglio sopravviverci). Leggo: 300 in dieci anni, circa il 10%!

Inutile pensare di poter raggiungere la propria abitazione con l’auto carica della spesa: qualcuno ti insulta, altri si lamentano per il gas di scarico. Del resto ti sposti a passo d’uomo. Trovi fortunosamente il posto auto, per cui paghi, anche se su pubblico spazio? Peccato che sei a 400 metri da casa tua ed è passata mezzanotte! Noti che il vigile distribuisce multe a destra e a manca, ma non c’è mai con lui il carro attrezzi, per cui tu rimani sempre senza posto e continui a girare sulle mura, che ormai conosco centimetro per centimetro. Apri la finestra per cambiare aria, ma odori e miasmi di ogni tipo ti inondano.

Del resto i negozi rimasti sono solo destinati a distribuire ogni tipo di cibo, in porzioni minuscole e a prezzi da Norvegia, mediamente rincarato del 30-40% negli ultimi mesi. Vampate di “profumo” di marijuana e di altro spesso ti entrano in casa e ti stordiscono? Così farai bei sogni. Pensi di poter dormire al mattino fino alle 7,30 come tutti i comuni mortali? Neanche per sogno: prima delle 7 cominciano ad arrivare i mezzi per la pulizia delle strade, i muratori per le ristrutturazioni, poi i mezzi di Aprica che portano via le montagne (e non esagero) di rifiuti che vomitano bar e ristoranti ogni sera, poi ancora i camion che riforniscono i negozi e stazionano in piazza che talvolta non riesci a passare nemmeno in bicicletta, tanto il via vai.

Nel fine settimana è meglio trasferirsi per poter dormire. Infatti fino alle 2.30 e oltre, gente spesso ubriaca grida e festeggia qualsiasi cosa usando spesso marijuana (o peggio?) e alcool a tutto spiano. Motociclette senza carburatore scorrazzano e rimbombano tra le viuzze del borgo perché esse sono autorizzate a superare la barriera della Ztl. E’ giusto vivere così? Mercatini di ogni tipo e genere merceologico sono costanti il sabato e la domenica. Altroché Oriocenter! Per non parlare del traffico appena prima e dopo gli orari di chiusura della Ztl che sono solo palliativi. Quante manifestazioni si svolgono nel borgo antico ogni domenica? Qualcuno lo ha mai calcolato? Bergamo è solo in quelle 4 mura? “Il brodo è grasso” davvero, come sostiene qualcuno, che evidentemente non ci vive?

Ecco perché Città Alta si svuota anno dopo anno, destinata a diventare un luogo senz’anima, da aprire al mattino e chiudere alla sera, alla mercé del dio turismo. Ah, no scusate, questa è cultura! E Bergamo ne è la capitale. Sipario. E grazie a tutti. Povera la “mia” Città Alta, anch’io presto ti abbandonerò.

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