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Dal quadro di Picasso appartenuto a Gianni Versace all’opera di Kandinsky trafugata dai nazisti: l’asta di Sotheby’s a Londra è da record

L'annuale Wealth Report ha rivelato come gli oggetti artistici, nell’ultimo anno, siano risaliti nel gradimento dei super ricchi e nel loro stesso valore, con un + 29%, che batte l’inflazione, l’oro e le più performanti azioni in Borsa

di Antonella Zangaro

L’arte torna in vetta alla classifica dei beni rifugio più ricercati nei periodi di crisi, le vendite all’asta fanno faville mentre il vento dei collezionisti più facoltosi sta cambiando e soffia sempre di più verso Oriente. Sotheby’s a Londra, nella prima asta di marzo, ha raggiunto un totale di 172.600.000 sterline, quasi 200 milioni di euro, per una cinquantina di pezzi unici, tra moderno e contemporaneo, che hanno portato ad una crescita nel settore del +15% rispetto ad un appuntamento equivalente che si era tenuto lo scorso giugno.

A prendersi la scena, la punta di diamante della serata, un’opera di Wassily Kandinsky venduta per 42 milioni di Euro. Murnau mit Kirche II ha fatto quasi impallidire un Andy Warhol, Debbie Harry, assegnato ad un’offerta di “soli” 7 milioni e mezzo di Euro. Combattuta anche l’assegnazione di un Picasso appartenuto a Gianni Versace. Fillette au bateau, Maya, realizzato nel 1938, era rimasto nelle mani dell’artista spagnolo fino alla sua morte, avvenuta 50 anni fa, per poi entrare a far parte della collezione dello stilista siciliano che era un grande appassionato di Picasso; ne possedeva in tutto 25. Circa 20 milioni di euro per il ritratto dell’amata figlia del pittore che era stato rivenduto nel 1999, dopo l’uccisione di Gianni Versace a Miami, due anni prima. Merita una menzione anche l’unico pezzo di Munch rimasto fuori da un museo: Danza sulla spiaggia, un fregio orizzontale di 4 metri realizzato nel 1906, è stato battuto all’asta per la modica cifra di 20 milioni di Euro.

Se la vendita dell’opera di Kandinsky ha guadagnato l’onore delle cronache perché frutto di una restituzione ottenuta dai 13 eredi dei proprietari originari, una coppia di ebrei di Berlino che se l’erano vista sottrarre dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, a mostrare sempre più interesse per quello che oggi si può considerare il bene di lusso più apprezzato e ricercato dai ricchi della terra, sono i collezionisti che arrivano dall’Oriente, dalla Cina. Più della metà delle opere della prima parte dell’asta di Sotheby’s la “Now sale” sono andate in Asia e Cina, così come alcuni pezzi della seconda parte con le vendite milionarie delle opere di Kruger, Warhol, Richter; fallita invece l’offerta per aggiudicarsi il Picasso.

In Oriente, insomma, pare abbiamo perfettamente colto il trend che rimette l’arte al primo posto tra i 10 “investimenti fatti per pura passione”, così come dimostrato dall’ultima ricerca condotta da Knight Frank e contenuta nell’annuale Wealth Report che ha rivelato come gli oggetti artistici, nell’ultimo anno, siano risaliti nel gradimento dei super ricchi e nel loro stesso valore, con un + 29%, che batte l’inflazione, l’oro e le più performanti azioni in Borsa. A tal proposto merita una menzione l’asta da record per la celebre Marilyn Monroe di Andy Warhol, Shot Sage Blue Marilyn, (1964), venduta lo scorso maggio da Christie’s a New York, per 195 milioni di dollari. Cifra rimasta ancora imbattuta. Lasciando il terzo posto in cui si trovava nel 2021 quindi, l’arte vince sulla concorrenza dei classici investimenti per passione come le auto e gli orologi dimostrando come, nei momenti di grande instabilità geopolitica, sia ancora considerata non solo un investimento sicuro, ma anche dal ritorno economico garantito, nell’ultimo anno rimbalzato del più 13%.

E seguendo il lusso e i milionari nelle loro nuove geografie, Sotheby’s l’anno prossimo, dopo quasi tre secoli di tradizione concentrata e fiorita in Occidente e 50 anni di storia a Est, inaugurerà l’apertura della sua nuova Maison nel distretto del lusso di Hong Kong dopo che nel 2022 le aste in Asia hanno registrato incassi pari a 1,1 miliardi di dollari, facendo di quel mercato il leader indiscusso in Oriente, per il settimo anno consecutivo. E’ invece prevista per quest’anno l’inaugurazione di un nuovo e più imponente quartier generale a Shanghai. Insomma, se New York e Londra, ad oggi, sono ancora considerate le capitali del lusso, i passaporti dei nuovi super collezionisti vengono sempre più emessi in Oriente e in Cina.

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