“Non posso pensare che qualcuno abbia fatto una cosa del genere“. Appare piuttosto infastidita Mara Venier nel sentire le rivelazioni di Adriano Aragozzini a proposito di Mia Martini. Nella puntata di Domenica In del 5 febbraio viene dato ampio spazio al Festival di Sanremo ripercorrendo la storia della kermesse, nell’attesa di poter commentare l’edizione 2023 al via il 7 febbraio su Rai1. E se si parla di storia di Sanremo è praticamente impossibile non citare Mia Martini, che con i brani portati in gara ha scritto importanti pagine della storia della musica italiana.
Purtroppo il nome dell’artista è legato anche a dicerie secondo cui avrebbe portato sfortuna: quelle stesse voci maligne ebbero un effetto devastante su Mia Martini e sulla sua carriera, con un finale che tutti conoscono. A tal proposito il giornalista e produttore discografico Adriano Aragozzini racconta un episodio che suscita parecchio clamore in studio e che fa riferimento a un tour mondiale da lui organizzato con gli artisti della kermesse: “Organizzai Sanremo in the world” spiega Aragozzini. “Portai tutti gli artisti del Festival a un tour mondiale e tutti si dovevano presentare all’aeroporto. Quando siamo partiti mancavano metà artisti perché tutti non volevano prendere l’aereo insieme a Mia Martini“. La Venier è incredula: “Nooo ma veramente?” e il giornalista assicura: “Vi sto parlando di fatti successi. Conclusione: a New York arrivarono quasi tutti perché erano stati diffidati dalle case discografiche, ma la cosa più triste, senza fare nomi perché diventa uno squallore, è che c’erano degli artisti napoletani che giravano con le giacche con corni, ferri di cavallo, una vergogna“. A questo punto la padrona di casa si inalbera e interviene riprendendo l’ospite: “Non dire cose queste cose perché io amo Napoli e gli artisti napoletani, e sono gente di cuore, non posso pensare che qualcuno abbia fatto una cosa del genere”. Aragozzini insiste: “A quattr’occhi posso farti nome e cognome”, ma Mara Venier taglia corto: “Non lo voglio neanche sapere”.
