“Il naso è senza dubbio una parte importante del mio corpo. E da quando mi sono candidata è diventato due cose insieme: prima un simbolo. E subito dopo un bersaglio”. A raccontarlo, intervistata dal settimanale “The Post Internazionale – TPI” è stata Elly Schlein, candidata alle primarie del Partito democratico. “Io finanziata da Soros? Magari. La verità è più semplice. Si è attivato un vero e proprio esercito di odiatori che parte dal mio naso e dal mio cognome per esprimere ignobili sentimenti antisemiti. Gli stereotipi sono quasi sempre ingannevoli”.

Quindi Schlein ha continuato: “Per quanto sia orgogliosissima del lato ebraico della mia famiglia paterna, io non sono ebrea, perché come sapete la trasmissione avviene per linea matrilineare. Ma la cosa più folle è il dibattito sul mio naso. Perché non è un ‘naso ebreo Schlein’ che ho ereditato da mio padre, come scrivono i razzisti nella rete. È un naso tipicamente etrusco. Io proveniente da famiglia ricca ebraica? Macché! Mio nonno si è spaccato la schiena per dare un futuro migliore ai suoi figli ma è morto presto. La mia ricchezza è un’altra fake news di provenienza antisemita. La mia è una normalissima famiglia borghese”.

Immediata la solidarietà dagli altri tre sfidati alla guida del Pd: “Insultando Elly Schlein – ha scritto Stefano Bonaccini – attaccate tutta la nostra comunità democratica”. “Tanta tanta solidarietà a Elly Schlein. Agli attacchi ignobili e alla cultura dell’odio rispondiamo con la bella politica”, ha scritto su Twitter l’eurodeputato del Pd Pierfrancesco Majorino, candidato alla presidenza della Regione Lombardia. A loro si è unita anche la sfidante Paola De Micheli: “Gli attacchi personali e gli insulti di matrice antisemita contro Elly Schlein sono una vergogna inaccettabile. A Elly Schlein tutta la mia solidarietà”.

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