Due poliziotti ordinano a un uomo di seguirli in ufficio, lui si rifiuta e scoppia il caos: un agente estrae il taser, lo tiene puntato sull’uomo, un commerciante, e gli intima di mettersi a terra, la moglie dell’esercente urla e cade a terra e, alla fine, l’uomo viene immobilizzato e poi portato via. È polemica per un intervento delle forze dell’ordine avvenuto la mattina del 31 gennaio davanti a una pescheria di Vasto, in provincia di Chieti: la scena, ripresa dai presenti, sta facendo il giro del web. Secondo quanto ricostruito, i poliziotti erano intervenuti per un’automobile lasciata in divieto di sosta e lo scontro sarebbe nato dopo la protesta del commerciante.

Nel video si sente uno dei due poliziotti dire al commerciante: “Devi venire con noi in ufficio, ti consiglio di metterti in macchina da solo”. Il commerciante ribatte e si allontana: “Guarda che mi hai fatto abbandonare un’attività”. “Guarda che ti metto in manette – insiste la polizia – Ora vieni con noi”. “Mi devi far andare a lavorare”. “Io ti sto per denunciare e devi venire con noi in ufficio”, risponde ancora l’agente. L’uomo insiste: “Ma lo hai capito sto lavorando?”. A quel punto, dopo un altro scambio difficilmente comprensibile dal video, la situazione degenera quando il poliziotto, strattonandolo, prova a portare il commerciante verso la volante. La moglie dell’uomo interviene e insegue il poliziotto chiedendo di lasciar andare il marito. È in questo momento che l’agente estrae il taser, emettendo una scarica a vuoto. “Mettiti giù, ti sparo col taser”, minaccia l’agente. La moglie del pescivendolo cade a terra, mentre i presenti continuano a filmare. La concitazione prosegue, tra urla della donna e minacce dell’agente di sparare. Il poliziotto rimette il taser nella fondina e cerca di portare l’uomo nella volante. Alla fine il commerciante viene buttato a terra, mentre i presenti chiamano i carabinieri, chiedendo un intervento immediato per un “abuso di potere da parte della polizia”. Ammanettato e portato via, il pescivendolo è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.

Il video dell’intervento ha scatenato diverse critiche. Il segretario generale di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo, su Facebook ha scritto: “Credo che questi agenti vadano sospesi immediatamente dal servizio. Ma che siamo a Los Angeles?”. Mentre l’associazione antimafia e contro tutte le illegalità “Antonio Caponnetto” ha chiesto di aprire un’indagine a carico dei due poliziotti, dicendo che si costitutirà “parte civile” se ci “sarà un seguito giudiziario sulla vicenda tramite il legale del Comitato, Roberto D’Aloisio”. La Caponnetto evidenzia ancora che “la minaccia che si sarebbe verificata dall’uso di un’arma come il taser nei confronti di una inerme signora” non è “accettabile” così come “non è accettabile l’inusitata violenza sull’altra vittima il pescivendolo”.

Intanto, il legale dei poliziotti, l’avvocato Fiorenzo Cieri, riporta il sito locale ChiaroQuotidiano.it, afferma che “nel video si vede solo ciò che è accaduto dopo, ma si tratta della conseguenza di ciò che era avvenuto in precedenza. Non è stato sparato alcun dardo con il taser, che ha emesso solo un segnale sonoro usato come deterrente. I miei assistiti – aggiunge – quereleranno, persona per persona, tutti coloro che si sono resi autori di commenti offensivi. Mi meraviglio della facilità con cui non si ha rispetto per la divisa”.

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