di Margherita Zappatore

Disoccupazione sempre più alta, bollette e benzina alle stelle, aumento dei poveri, fuga di cervelli e allarme denatalità. Ma il vero problema per i politici italiani è Volodymyr Zelensky al Festival di Sanremo. Ne parlano da giorni, dalla maggioranza all’opposizione, come se la sua presenza cambiasse qualcosa nella nostra vita quotidiana. E ne parlano con così tanto fervore che riescono quasi ad annebbiarci sui nostri reali problemi, come fosse un oppio che cavalca un insano, ma fisiologico sentimento dell’essere umano: l’egoismo.

Perché, diciamocelo, solo per egoismo si può essere ostili al popolo ucraino e al Presidente Zelensky. Che poi potrà piacere o non piacere la sua presenza con un video saluto a Sanremo e potrà sembrare opportuno o inopportuno, ma dopo tutto stiamo parlando del Presidente di un popolo che sta piangendo i suoi morti, che sta soffrendo l’orrore della guerra da quasi un anno.

Ce li ricordiamo i post che pubblicavamo a febbraio a sostegno del popolo ucraino? Ce la ricordiamo l’empatia che provavamo verso bambini e anziani costretti a vivere sotto le bombe? Ce le ricordiamo le dediche dell’8 marzo alle donne ucraine che combattevano al fianco dei loro soldati? Abbiamo dimenticato tutto o, peggio, ci siamo abituati a tutto.

Ci siamo abituati alle immagini che ci arrivano dal fronte ucraino. Ci siamo abituati a vedere città ridotte in macerie, intere famiglie vivere negli scantinati o nelle metro, soldati morire per la loro nazione. Una cosa su tutte, la più importante, abbiamo dimenticato: che sono loro il popolo invaso, che sono loro le vittime, che la pace, quella giusta, non si può ottenere con una loro resa.

Il blog Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it, sottoscrivendo l’offerta Sostenitore e diventando così parte attiva della nostra community. Tra i post inviati, Peter Gomez e la redazione selezioneranno e pubblicheranno quelli più interessanti. Questo blog nasce da un’idea dei lettori, continuate a renderlo il vostro spazio. Diventare Sostenitore significa anche metterci la faccia, la firma o l’impegno: aderisci alle nostre campagne, pensate perché tu abbia un ruolo attivo! Se vuoi partecipare, al prezzo di “un cappuccino alla settimana” potrai anche seguire in diretta streaming la riunione di redazione del giovedì – mandandoci in tempo reale suggerimenti, notizie e idee – e accedere al Forum riservato dove discutere e interagire con la redazione. Scopri tutti i vantaggi!
Articolo Precedente

Gandhi, a 75 anni dall’assassinio la sua rivoluzione resta ancora incompleta

next
Articolo Successivo

31 gennaio, il giorno in cui gli Usa abolirono la schiavitù. Così questo concetto ha continuato ad attraversare la società (cambiando forma)

next