Il socialista lussemburghese Marc Angel è stato eletto vicepresidente del Parlamento europeo, in sostituzione della greca Eva Kaili, destituita lo scorso 13 dicembre in seguito all’arresto nell’ambito dell’inchiesta “Qatargate”. Il posto vacante resta pertanto in mano al gruppo S&D. Angel è stato eletto al secondo turno raggiungendo le 307 preferenze e superando la maggioranza necessaria di 296. La candidata del gruppo Id Annalisa Tardino (Lega) ha ottenuto 185 voti e la candidata dei Verdi/Ale Gwendoline Delbos-Corfield ne ha ricevuti 98. Hanno votato 645 eurodeputati, 55 le astensioni.

Protesta il Carroccio. “È sconcertante quanto successo all’Europarlamento”, si legge in una nota, ” dopo lo scandalo che ha travolto il Pd e i suoi alleati socialisti, al posto dell’arrestata Kaili è stato eletto un altro socialista come vicepresidente che si aggiunge ad altri quattro dello stesso schieramento. A sinistra usano le istituzioni europee come il Qatar: arraffano e pretendono tutto il possibile. È il sistema che difende se stesso”.

Il copresidente del gruppo dei Verdi/Ale Philippe Lamberts, interpellato dall’agenzia Adnkronos, ha espresso tutto il suo rammarico per la mancata elezione della candidata verde. “La candidata di estrema destra”, la leghista Annalisa Tardino, “ha ottenuto più della somma dei voti dell’estrema destra nel Parlamento. Penso che nel Ppe ci siano dei voti che sono andati persi verso l’estrema destra. Ed è una cosa che non mi rallegra”. Angel è stato eletto al secondo turno: “Il risultato chiaro – osserva Lamberts – è che i tre gruppi che hanno la maggioranza nel Parlamento Europeo (Ppe, S&D e Renew, ndr) hanno serrato le fila, questa è la realtà delle cose. Mi ha deluso: per me c’erano buone ragioni per votare la candidata verde“, la francese Gwendoline Delbos-Corfield. “Primo – continua l’ecologista belga – per rispettare la proporzionalità all’interno del Parlamento, perché la regola proporzionale non permetterebbe ai Socialisti di avere cinque vicepresidenze, dovrebbero averne quattro e noi due, dato che non hanno il quintuplo dei nostri voti, ma il doppio; secondo, lo scandalo ha danneggiato la reputazione del gruppo dei Socialisti. Sarebbe stata una buona ragione per votare la candidata verde. Malgrado questo, i tre gruppi della maggioranza hanno tenuto: il Ppe e Renew hanno votato il candidato socialista. Per loro – conclude – l’accordo a tre è più importante che avere più trasparenza nell’assemblea“.

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