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Separare le famiglie: la punizione odiosa delle monarchie del Golfo

Separare le famiglie: la punizione odiosa delle monarchie del Golfo
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L’odiosa politica di tenere separati i nuclei familiari, così in voga nelle monarchie del Golfo, ha colpito ancora una volta all’inizio dell’anno.

Il 3 gennaio Mona Kareem, ricercatrice presso la Tufts University del Massachussets, era salita su un volo diretto dagli Usa (dove risiede) in Kuwait (dov’è nata), per andare a trovare la sua famiglia. I suoi parenti non possono viaggiare all’estero, dunque l’unica possibilità era che fosse lei a visitare loro.

Kareem è stata bloccata all’aeroporto internazionale di al-Kuwait City e rimandata indietro. Il motivo? Si tratta di una famiglia bidun, la minoranza nativa del Kuwait che dalle autorità di questo stato si vede negata la cittadinanza: apolidi per legge. Ne abbiamo parlato qui.

Nell’ambito della sua attività accademica, Kareem non ha risparmiato critiche nei confronti di queste politiche discriminatorie. “Sono terrorizzata all’idea che sarò separata dalla mia famiglia per tutto il resto della mia vita”, ha scritto su Twitter.

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