Attualità

Carlo III e la scelta animalista: basta foie gras sulle tavole delle residenze reali

La decisione è stata presa in risposta alle sollecitazioni di militanti animalisti che da tempo fanno campagna contro il consumo del fegato d’oca

di F. Q.

Il foie gras, uno dei prodotti più famosi della cucina francese, non farà più parte delle tavole delle residenze reali britanniche. Il bando è stato deciso dal Re Carlo III, sovrano in passato incline alle prelibatezze gastronomiche, ma anche pioniere di molte battaglie ambientaliste.

La decisione è stata presa in risposta alle sollecitazioni di militanti animalisti che da tempo fanno campagna contro il consumo del fegato d’oca. Per produrre il foie gras, infatti, bisogna letteralmente ingozzare e gonfiare a dismisura le oche attraverso procedure denunciate come crudeli.

Carlo, impegnato da tempo in prima persona in campagne per l’imposizione di standard più naturali e più umani nel settore degli allevamenti e dell’agricoltura, già 10 anni fa aveva rinunciato a consumare il foie gras, in veste di principe del Galles ed erede alla corona. Ora, da neo monarca, ha compiuto un passo ulteriore vietandolo, con un atto sovrano, anche nel menù delle dimore di casa Windsor.

La decisione è stata comunicata dal suo staff con una lettera inviata agli attivisti del Peta (People for the Ethical Treatment of Animals). Il fegato d’oca sarà bandito da tutti i banchetti, pubblici, privati, cerimoniali o familiari e dalle varie residenze, Buckingham Palace, la scozzese Balmoral, l’inglese Sandringham, dal castello di Windsor e da quello di Hillsborough.

Elisa Allen, vicepresidente del Peta, ha condiviso la comunicazione con media, rallegrandosene. “Confidiamo – ha auspicato – che altri seguano la guida del Re ed eliminino il foie gras dai menu a partire da questo Natale e oltre”.

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