Il cane continuava ad abbaiare, quindi è uscito di casa per vedere cosa stesse succedendo. Lì, nel cortile della azienda agricola del figlio, è stato caricato e azzannato da un cinghiale. Ora il pensionato 92enne, Albertino Esposti, è ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Cremona: ha subito l’amputazione del braccio destro e di parte della gamba sinistra. Le sue condizioni al momento sono gravi ma stabili.

L’attacco dell’animale si è verificato il 9 novembre in un’azienda agricola di San Giovanni del Dosso, nel Mantovano. Il figlio e il nipote di Esposti, di ritorno dai campi dove avevano appena terminato il lavoro, hanno visto l’anziano, sanguinante a terra, provare a divincolarsi dall’aggressione del suino selvatico. Esposti è stato soccorso e trasportato in ospedale con la eliambulanza. “C’erano già state delle segnalazioni, ma nessuno si è mosso”, ha sottolineato al Corriere il figlio Ivano.

Le campagne intorno all’azienda agricola sono state perlustrate dalle pattuglie della polizia provinciale e dalle guardie-ittico venatorie inviate per abbattere l’animale, ma ancora nessuna traccia del cinghiale. La sindaca di San Giovanni del Dosso, Angela Zibordi, ha diffuso una nota per mettere in guardia i concittadini soprattutto di notte quando si trovano in auto e, nel caso di un avvistamento di cinghiale, “di avvertire subito le autorità”.

“Non abbiamo mai avuto rilevazioni di presenze di cinghiali nell’area di San Giovanni del Dosso mentre, nell’ultimo periodo, ne sono arrivate dalla zona di Guidizzolo, Asola, Marmirolo e Viadana – ricorda al Corriere il coordinatore delle guardie ittico-venatorie, Franco Tosi – tutte le richieste di intervento sono state oggetto di sopralluogo con appostamenti anche ripetuti durante i quali, tuttavia, gli animali non sono stati avvistati”. In ogni caso, la Provincia di Mantova ha annunciato l’assunzione di cinque nuove guardie provinciali che consentiranno di raddoppiare l’organico attuale. Secondo la Coldiretti Mantova, i cinghiali sono pericolosi per la sicurezza dell’uomo e della circolazione stradale, visti gli incidenti mortali che hanno provocato. Inoltre, danneggiano le colture agricole ed espongono i maiali al rischio di contagio da peste suina. Per questo motivo è necessario, fanno sapere dall’associazione di categoria, un intervento deciso sul problema.

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