Non un suicidio a cui avevano creduto davvero in pochi, ma un femminicidio. Risolto a 17 anni dai fatti. I carabinieri della Compagnia di Rende (Cosenza) hanno arrestato un uomo di 50 anni, Maurizio Mirko Abate, ex agente della polizia stradale, con l’accusa di avere ucciso nel 2005 a Montalto Uffugo, nel Cosentino, soffocandola con un cuscino, Lisa Gabriele, 22 anni, con la quale aveva una relazione. Le indagini sul conto di Abate, sposato con un’altra donna, erano stato in un primo tempo archiviate, ma vennero riaperte sulla base di un esposto anonimo inviato alla Procura di Cosenza. Esposto che consentì la riapertura delle indagini che hanno portato adesso all’arresto dell’ex poliziotto. L’uomo era stato iscritto nel registro degli indagati l’anno scorso.

La vittima fu trovata senza vita in macchina, una Fiat 500, in una contrada di Montalto, luogo utilizzata dalle coppiette in cerca di intimità o dalle famiglie per un pic-nic domenicale. Sul luogo del ritrovamento furono trovate bottiglie di whisky e scatole di farmaci a corredo, una lettera di addio al mondo. Sulla scena erano presenti anche pentacoli artigianali, probabilmente un ulteriore elemento di depistaggio in corso per gli inquirenti. L’autopsia dimostrò che la ragazza era stata soffocata, probabilmente con un cuscino. Nel suo sangue anche anche tracce di ipnotico. Ai pm poi arrivò una lettera di un sedicente “poliziotto onesto della Stradale” che desideroso “di trovare la pace interiore” punta il dito contro il collega. La salma fu riesumata, la vittima aveva cercato di difendersi e sotto le unghie i consulenti dei pm trovarono tracce per avere un profilo genetico dell’assassino.

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