“La decisione dogmatica che è stata presa (dall’Unione europea, ndr.) di vendere solo elettrico nel 2035 ha conseguenze sociali ingestibili”, lo ha detto oggi Carlos Tavares, amministratore delegato del gruppo francese Stellantis (partecipato al 14% da Exor, la finanziaria della famiglia Agnelli-Elkann, domiciliata in Olanda) parlando alla stampa a margine del Salone dell’Auto di Parigi. “Questo strato di dogmatismo va ora completato con uno strato di pragmatismo“, ha proseguito il manager, chiedendo all’Europa di agire contro la riduzione del mercato europeo, a cominciare dalla necessità di incentivi all’acquisto di auto ibride nel Vecchio Continente. Tavares ha affermato che il gruppo Stellantis produrrà a “breve scadenza” 12 veicoli elettrici in Francia, contro i sei attuali. Le Peugeot 308, 308 break e 408 elettriche verranno prodotte, in particolare, a Mulhouse (Alto Reno), ha precisato Tavares, esprimendosi al fianco del presidente francese, Emmanuel Macron, in visita allo stand del marchio Peugeot. Peugeot nella sua transizione verso l’auto elettrica propone cinque nuovi modelli elettrici nel 2023 e nel 2024, ha precisato la direttrice di Peugeot, Linda Jackson.

Le nuove normative Euro 7, giudicate troppo stringenti e difficili da rispettare da parte dei costruttori automobilistici, “sono inutili” e “vanno cancellate”. “Euro 7 va semplicemente cancellato”, ha dichiarato Tavares rispondendo ad una domanda in materia ,aggiungendo: “So che molti non condividono questa posizione ma credo sia una posizione di buon senso. Euro 7 va cancellato”. Nei primi 8 mesi dell’anno le immatricolazioni di Stellantis sono diminuite in Europa del 18,6% a fronte di un calo del mercato dell’11.9%. Nei primi sei mesi dell’anno sul gruppo ha venduto 105mila auto completamente elettriche avvicinandosi ai numeri del leader di mercato Volkswagen.

Secondo Tavares in Europa si fanno “politiche che stanno uccidendo il futuro della mobilità”. IL numero uno di Stellantis ha quindi messo in guardia sulla perdita di peso del mercato automobilistico europeo e ha lanciato un accorato appello ai governi dell’Ue affinché proteggano la “libertà di movimento” dei cittadini. “La vera questione oggi è sapere cosa fanno i leader europei per stimolare il mercato europeo. Questa è la domanda chiave”, ha avvertito Tavares, secondo cui oggi il vero problema è che “i governi europei accettano che il nostro mercato continui a ridursi” dinanzi a grandi competitor internazionali come la Cina. Rispondendo a una domanda sull’Italia, Tavares ha detto che per ogni stabilimento di Stellantis, sia esso italiano od europeo, “cerchiamo la soluzione migliore”. Citando, tra l’altro, Melfi e Mirafiori, Tavares ha ricordato che “c’è una strategia” per ogni sito, come quella sull’economia circolare presentata di recente per lo stabilimento di Mirafiori. “In Italia la situazione è simile a quella francese”, ha proseguito Tavares, che nella round-table con i giornalisti si è più volte appellato ai governi dell’Ue affinché agiscano contro la riduzione del mercato continentale. Ora “dobbiamo garantire alla classe media lbertà di movimento e di poter comprare auto. Vanno i ridotti i costi dell’elettrico”, ha avvertito.

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