Il mondo FQ

Alluvione Marche: in pochi anni la natura è stata stravolta e questi sono i risultati

Alluvione Marche: in pochi anni la natura è stata stravolta e questi sono i risultati
Icona dei commenti Commenti

di Paolo Malintoppi

Sono nato nelle Marche. Ho trascorso gran parte della mia esistenza in questa regione. Non essendo di tenera età, posso dire di aver visto la trasformazione del territorio che è avvenuta negli ultimi 60 anni. Fino agli anni ’60 le nostre colline erano completamente piantumate. Prevalentemente, c’erano file di alberi (aceri) che sostenevano le viti. C’erano, inoltre, le piante dei vari frutti e molti ulivi. I poderi erano spesso limitati dalle siepi (preziose). Il terreno aveva ancora capacità di assorbire l’acqua. Aveva un effetto “spugna” sia per merito della rotazione delle coltivazioni che della concimazione esclusivamente organica.

Nel giro di pochi anni, per non avere intralci e per facilitare l’utilizzo di macchine agricole sempre più grandi, gran parte degli alberi sono stati estirpati ed il terreno ha perso lo strato superficiale ricco di humus. I mezzi agricoli pesanti compattano il terreno. Il terreno ha perso tutte le sue caratteristiche peculiari. L’acqua, bene supremo, non alimenta più le falde e i corsi d’acqua. La poca pioggia che cade scorre rapidamente nelle valli. Va nei corsi d’acqua e fa danni. A questo si aggiunge l’aumento esponenziale delle superfici impermeabili (strade, capannoni, piazzali ecc).

Sinceramente, mi fanno pena i vari esperti che imperversano nei vari organi di informazione. Hanno inculcato nella mente della gente la certezza che il problema si risolva col togliere le frasche dai fossi e dai fiumi. Pongo una domanda ai vari soloni: quanti anni sono necessari per avere uno spessore di 1 (un) centimetro di humus?

Il blog Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it, sottoscrivendo l’offerta Sostenitore e diventando così parte attiva della nostra community. Tra i post inviati, Peter Gomez e la redazione selezioneranno e pubblicheranno quelli più interessanti. Questo blog nasce da un’idea dei lettori, continuate a renderlo il vostro spazio. Diventare Sostenitore significa anche metterci la faccia, la firma o l’impegno: aderisci alle nostre campagne, pensate perché tu abbia un ruolo attivo! Se vuoi partecipare, al prezzo di “un cappuccino alla settimana” potrai anche seguire in diretta streaming la riunione di redazione del giovedì – mandandoci in tempo reale suggerimenti, notizie e idee – e accedere al Forum riservato dove discutere e interagire con la redazione. Scopri tutti i vantaggi!

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione